Prendete una mappa di Milano e cercate l’angolo tra via Lecco e via Panfilo Castaldi: è lì che dovete andare oggi. Quindi chiamate qualche amico e preparatevi a fare il pieno di chiacchiere in totale relax mentre il buon bere scandisce il tempo, a sancire il vostro patto d’amore con il partner tra qualche ostrica e un sorso di vino, o a ricucire quei rapporti rimasti un po’ zoppi condividendo uno spaghetto alle vongole con basilico e limone, accompagnato da un drink. Barmare L’Altro è il nuovo place to be di Porta Venezia che ha da poco aperto i battenti, senza timidezza e senza voler nascondere le sue intenzioni: far fare un – altro – viaggio nella mediterraneità più autentica.
Il fratello un po’ ribelle e un po’ pop di Barmare di Porta Romana è un ristorante, bistrot con una cinquantina di coperti, incastonato nell’affascinante architettura liberty del social district eccentrico di cui rispecchia appieno la vivacità. Il design, curato da Rodrigo Izquierdo, è minimal e rimarca un po’ lo stile del primogenito, dal quale si discosta per colori e atmosfera più soft e lounge. La sala ha dettagli green che non distolgono l’attenzione dal passo a due messo in scena dal legno in nocciola con il marmo dei tavoli e del bancone, su cui si può anche mangiare.
La promessa è sempre quella di traghettare la clientela tra sapori di mare con chicche della tradizione, a cui viene aggiunto un pizzico di creatività. La cucina ittica qui è ancora di qualità, anche se ha un taglio più informale: alla base c’è una spiccata attenzione verso la selezione delle materie prime e alla sostenibilità; il risultato è che le ricette sono un mix di squisitezze preparate usando solo cotture brevi, olio siciliano monocultivar e passione.
Il pesce, per lo più “povero”, è il re del menù: arriva in loco fresco ogni mattina, ed è servito in piatti pensati to be shared. Come ogni sovrano che si rispetti, ha poi al suo fianco una fedele compagna: in questo caso la pasta fresca, la regina di casa che quotidianamente viene stesa dallo chef Marco Sabbioni usando mattarello e consigli sapienti tramandati dalla nonna.
Iniziate il vostro pranzo o la vostra cena con un antipasto di alici marinate con pane bruscato o di gamberi crudi, scalogno, arancia e pinoli, rigorosamente spalleggiati dal battaglione di pane, grissini e focaccia che viene portato di default. Lo step successivo non può che consistere nello sperimentare una delle pinse romane in versione mare con tartare, o scegliere una delle proposte – tra i primi e i secondi – pensate per voi: la chitarrina allo scoglio merita una menzione speciale assieme alla milanese di tonno con purea acido e spinacino. E non si può dire di aver concluso il pasto senza aver assaggiato uno dei dolci homemade: zizze di monaca, tiramisù, tartellette e torte barozzi, tra le proposte del momento.
Per l’aperitivo ci sono alcuni assaggini invitanti tra cui optare, che è “obbligatorio” accompagnare a un buon calice di vino o a uno dei cocktail settimanali del bartender. Se, infine, aveste voglia di una sosta di gusto “fuori orario”, no problem: la cucina non si ferma mai fino a tarda sera: questo perché, se non si fosse già capito, Barmare L’Altro è un microcosmo in costante movimento, che sembra quasi voler assorbire la stessa anima di Milano. E se la città intanto scorre e la carta cambia a seconda delle disponibilità delle materie prime, state certi che eccellenza e amore per il “fatto come una volta” non escono mai dalla porta del locale.