La moda è una di quelle cose che entra a far parte della vita di ogni milanese, che sia di nascita o di adozione. E, quando ci si innamora di uno stilista, si vorrebbe poter mettere un po’ della sua eleganza in ogni momento della giornata. Forse anche per questo negli anni le case di moda hanno cercato di regalare esperienze complete, a 360°, che non rimanessero legate esclusivamente ad abiti e accessori. Un esempio di questa tendenza è sicuramente il Café Trussardi.
Situato all’interno di Palazzo Trussardi, si trova a due passi dal Duomo e si affaccia sul Teatro alla Scala. Una posizione nel vero cuore della città, punto di partenza da cui iniziare a esplorare il Quadrilatero della moda o semplicemente la Boutique Trussardi, con cui il Café condivide il piano terra. Un vero e solido connubio tra moda e cucina, in grado di regalare quelle esperienze a tutto tondo di cui parlavamo prima. Si percepisce un’armoniosa continuità, il passaggio dalla moda al food avviene quindi in modo fluido. Lo stile Trussardi si percepisce in pieno anche nel Café: l’imponente bancone di marmo e il dehor, fanno parte proprio di questa coesione.
E il dehor è decisamente la parte che preferisco. Una sorta di giardino d’inverno sviluppato in chiave contemporanea, una struttura eco-design in cui sono state inserite oltre 3000 piante tropicali. Che veniate durante la bella stagione o in un giorno di pioggia, sicuramente ne apprezzerete le pareti di vetro, che fanno sentire come se ci si sedesse all’aperto, ma rimanendo sotto un cielo decisamente diverso e green.
La pausa pranzo è il mio momento preferito, per concedermi un attimo di relax all’insegna dell’alta qualità e della leggerezza. Con un menù che varia dai sandwich ai secondi di pesce non rimarrete delusi. Vi suggerisco il loro risotto alla milanese, è squisito e ben si adatta a un pranzo in una giornata di inizio autunno, magari accompagnato a un bicchiere di vino rosso. Che siate o no degli intenditori dello stile Trussardi, questo è il posto giusto per carpirne e conoscerne a pieno l’anima.