Fra le tante iniziative sorte al tempo dei social, quella del social eating è fra le più interessanti. Una delle location migliori in città è “Da Paoletta” che ha unito alla grande maestria della cuoca e “massaia” Paola tutta la ricchezza gastronomica del territorio calabrese e la smartness dei social media. Essendo un social eating bisogna prenotare con uno o due giorni d’anticipo e i coperti non sono esattamente centinaia. Ma quando entrerete, sarete trattati come membri della famiglia. Il rapporto di amicizia instaurato con l’ospite è un elemento centrale dello spirito di questo progetto, come anche l’attenzione ad allergie e intolleranze alimentari.
Ma chi è Paola? Una signora e madre di famiglia che ha sempre coltivato la passione per la cucina, dai fornelli fino all’allestimento delle tavolate. La sua è la cucina verace dei grandi pranzi domenicali in famiglia, per intenderci. Tutto è nato quasi per gioco proprio da questi pranzi, con la sua terrazza come palcoscenico di epiche tavolate. Un giorno è stato proposto il social eating, una maniera di far incontrare generazioni diverse con la convivialità come momento di congiunzione ideale, di celebrazione della tradizione familiare e, ovviamente, del talento della cuoca che decide di condividere la sua casa e la sua cucina. Il resto è storia.
L’aria allegra del Sud si percepisce grazie alle eccezionali materie prime, i cui fornitori Paola va personalmente a scovare negli angoli più nascosti della Calabria, quelli dove ancora la tradizione resiste e gli ingredienti si lavorano con pazienza e perizia. Ecco spiegata, allora, l’origine delle sue rare conserve (i cardi sott’olio, ad esempio, la nduja e la zucca spinosa) e l’importanza che Paola dà a prodotti e metodi di lavorazione che vanno via via scomparendo nel mondo dei food delivery e della meccanizzazione.
Ma veniamo alle specialità che la signora mette in tavola. Ce ne sono molte e non soltanto calabresi, come ad esempio le mozzarelle sempre freschissime, oppure i timballi di anelletti, la pizza fritta, i paccheri ripieni, ragù e polpette al sugo. Ma due ricette si distinguono. La prima è la caponata di pesce spada, una delle favorite della cuoca. L’altra, forse più originale, è la cheesecake salata in bicchiere, fatta con un biscotto di grano, la stracciatella fresca, pomodorini, olive e l’acciuga di Cetara.
Non mancano neppure i dolci, ottimi i petrali, biscotti tipici calabresi, e due classici della cucina partenopea: la torta caprese e la pastiera. A gestire i vini, invece, troverete il marito e braccio destro della signora, suo indispensabile compagno oltre che secondo pilastro di “Da Paoletta”, che di nome fa Pippo e vi proporrà una scelta di vini eccellenti, con cui annaffiare il pranzo o la cena. Un prodotto che invece Paola consiglia sempre è un amaro torinese, lo Zeroundici, perfetto come ammazzacaffè.
Insomma, se volete sentirvi a casa e scoprire in cosa consiste la tanto famigerata ospitalità meridionale, non avrete che da prenotare tramite il portale EatWith un pranzo o una cena “Da Paoletta in terrazza” (ma, perchè no?, anche un brunch) e andare semplicemente a mangiarla, come a casa della vostra migliore amica.