Situato in un quartiere residenziale di Concesio, piccolo comune in provincia di Brescia, il ristorante Miramonti l’Altro ha l’aspetto di un’elegante villa con giardino. Il verde fa da contrasto con il bianco delle pareti e cattura subito lo sguardo, riposandolo. Varcata la soglia, tutt’intorno è uno spettacolo di impeccabile ordine e armonia, come se la sala fosse un palco su cui danzano volteggiando leggeri ballerini in perfetta sintonia. A osservare lo spettacolo di grazia e coordinazione, si rimane incantati. Piacevole distrazione sarà il calice di benvenuto accompagnato dagli amuse-bouche.
Chef Philippe Léveillé gestisce il Miramonti l’Altro con la moglie Daniela. Chez leurs, l’estetica incontra la sostanza, la classicità della cucina francese si fonde con ispirazioni bresciane e spunti lacustri in un insieme in continua evoluzione. La filosofia di Léveillé ruota intorno alla curiosità, all’esplorazione e alla ricerca: “Chi non è curioso non ha chance, soprattutto in questo mestiere. Devi guardare, cercare di approfondire, ma senza filosofeggiare esageratamente. L’importante è non tirare mai il freno a mano, perché è quando inizi a stabilizzarti che forse è ora di smettere di fare il cuoco”.
Philippe nasce a Nantes nel 1973, figlio di un ostricoltore. Dopo la formazione alberghiera, la passione per la gastronomia, l’intraprendenza e l’insaziabile sete di scoperta lo portano a girare il mondo passando per i ristoranti più prestigiosi di Parigi, New York, Martinica e Montecarlo. Approda in Italia nel 1987 e, cinque anni dopo, nella cucina del Miramonti l’Altro.
Il cetriolo, l’ostrica e il lime è l’antipasto che consigliamo per esplosività, freschezza e carattere. In un boccone, il piatto rivela una complessità di sapori che si susseguono l’uno all’altro senza mai sovrastarsi, bensì armonizzandosi in equilibrio. A ciascun assaggio, un travolgente viaggio sensoriale di amabile persistenza. Innovazione e modernità, forze motrici della cucina di Léveillé, vengono rese esplicite in #volevoessereunpomodoro!!: nato come stuzzichino da aperitivo, il piatto dal nome Instagram friendly ha conquistato il proprio posto in carta su suggerimento da Daniela. Tartare di gamberi, bufala e gazpacho per una ricetta rinfrescante e leggera che pulisce il palato e lo prepara a proseguire con primi e secondi di maggiore struttura.
Alici nel giardino delle meraviglie è un bellissimo quadro, una sinestesia nel piatto, capace di appagare simultaneamente occhi e palato. Da provare lo spaghetto nero “Splash” con burrata e calamari così come il celeberrimo risotto dello chef, che cambia composizione a seconda delle stagioni. La variante funghi e formaggi dolci si colloca in un continuum di cremosità con il famoso carrello dei formaggi e l’iconico gelato di crema. Perché è così speciale? Non passa dal freezer e, spiega Daniela, “non contiene conservanti e stabilizzanti; viene mantecato al momento e servito”.
Il suggerimento Flawless? Abbinare a un rigenerante weekend in Franciacorta, tra relax, natura e bollicine, una tappa gourmet al Miramonti l’Altro, per chiudere in bellezza e con l’immediato desiderio di tornare.