Un giorno un giovane ragazzo londinese, figlio di italiani emigrati all’estero, prende una valigia, ci mette “un paio di camicie, un libro, una confettura di ortiche, uno shaker e del gin”, e parte in cerca di fortuna. Attraversa l’Oceano, arrivando negli Stati Uniti, per coltivare una delle sue grandi passioni: l’arte della miscelazione. Questo, che ha tutta l’aria di essere lo spezzone di una pellicola da film, è solo l’inizio di una storia, quella di Nik, che continua a Milano e potete seguire quando volete in un posto chiamato NIK’S & CO.
Nato dall’idea di un piccolo team di amici, colleghi, lavoratori, il cocktail bar con cucina di via Schiaparelli è un crocevia di sapori e fantasia: luogo di ritrovo e di aggregazione super giovanile, nonché punto di riferimento della zona dove gusto e vista vengono appagati con ottimi voti. Il locale sorge all’ombra degli imponenti palazzi nei pressi della Stazione Centrale e s’ispira al proibizionismo americano degli anni ’20 -‘30. Dalla mattina presto fino alla tarda sera, le porte vengono lasciate aperte per accogliere – senza perdere mai un colpo – una variegata clientela. Per chi lo frequenta assiduamente, saprà già di casa. Chi, invece, ci capita casualmente, fa poi presto a tornare.
All’interno, lo stile predominante è newyorkese proibizionista: caratterizzato da linee pulite e arredi che giocano alternando tra loro diverse tonalità di color verde marino e legno. A ciò è stata aggiunta in maniera equilibrata qualche incursione vintage-retrò che vivacizza l’ambiente, rendendolo più caldo, come se fosse un vero e proprio salotto di casa. L’atmosfera è, difatti, uno dei suoi punti di forza, ma il NIK’S & CO. non delude neanche quando si parla di mangiare e bere.
I menù del pranzo e della cena portano la firma del team esperto e creativo di Leo Sculli. I primi e i secondi (di carne e di pesce), seppur complessi a livello di ricerca degli ingredienti e di estetica dell’impiattamento, vanno dritto al sodo e lasciano soddisfatti.
Ogni piatto del NIK’S & CO. – come nel caso delle ostriche – ha, poi, qualche anima gemella sparsa tra le pagine delle drink list: fuori ora il secondo volume creato dal bartender Selvi Panepinto e Leo Sculli che racconta il seguito delle “avventure” di Nik in giro per il mondo alla scoperta di altre spezie e botaniche. I cocktail preparati dai mixologist sono i protagonisti belli e un po’ vanitosi delle nostre lunghe serate trascorse a chiacchierare seduti al bancone, al tavolo o nel dehors. Sperimentazioni, grandi classici e rivisitazioni: ce n’é per tutti.
Distillati e spirits, certificati da etichette di qualità, vengono mixati ad aromi ed erbe tipici di tradizioni di paesi lontani che, inevitabilmente, sii avvicinano a noi, rendendoci spettatori di un viaggio tra altre culture e nel tempo. Insomma, ecco il posto giusto dove pozioni inebrianti “dissetano gli assetati” di storie e conoscenze.