Oltre di un secolo di storia, profondamente intrecciata a quella della città, rende lo Sheraton Diana Majestic un punto di riferimento in una Milano che ha cambiato aspetto insieme a lui. In viale Piave 42, all’angolo con Porta Venezia, questo hotel di lunga tradizione – progettato dall’architetto Achille Manfredini – si erge solido nella sua bellezza liberty, accogliendo gli ospiti in un’oasi cittadina in pieno stile Belle Epoque.
Un Hotel che non ha mai perso il suo fascino unico, attraente per giovani e adulti di diverse generazioni, che almeno una volta si sono dati appuntamento nel meraviglioso giardino interno per un aperitivo all’H Club o per un brunch domenicale, e di cui si continuano a scoprire dettagli, pezzi di storia a ogni nuova visita.
Una storia che inizia nel 1842 quando proprio al posto della piccola oasi dell’hotel, venne inaugurata la prima piscina pubblica d’Italia, i Bagni Diana, che divennero in brevissimo tempo un luogo di aggregazione cittadino, grazie anche ai numerosi eventi e spettacoli qui organizzati. Nel 1904 poi l’inaugurazione dell’albergo – il primo edificio realizzato appositamente come hotel – e quattro anni dopo la creazione della struttura alberghiera come la conosciamo oggi, il Kursaal Diana, con i suoi 15.000 mq e gli edifici costruiti intorno alla piscina.
Feste, spettacoli, ristoranti e un parco divertimenti attirano generazioni di importanti industriali italiani e stranieri, fino al 1921, data nefasta di cui il Diana porterà sempre le cicatrici: una bomba esplode durante uno spettacolo teatrale causando la morte di 21 persone e il ferimento di 80. Ma lo show deve andare avanti, la vita deve sempre vincere, e oggi più che mai sappiamo che la paura non deve cambiare il corso degli eventi, non può costringerci a restare fermi. Così il Kursaal continua la sua corsa nel ‘900, diventando sede dell’accademia di cucina italiana nel ’53 e più tardi riconosciuto come hotel dell’alta moda, grazie alle sfilate che ospitava – e che ospita tutt’oggi – nelle sue sale e agli stilisti italiani in erba che ha visto nascere.
Oggi il Diana ha lo stesso fascino di allora, si respira la stessa convivialità ed eleganza in tutti gli spazi: nel ristorante, nelle sale meeting e nelle 106 camere, accoglienti con il loro gusto retrò. Nella bella stagione l’H-Club – continuamente rinnovato nel design grazie alla collaborazione con l’artista Baxter per stupire sempre gli ospiti – si allarga sul giardino, creando una cornice ancor più preziosa per gli innumerevoli aperitivi che animano le sue sale, offrendo con la sua vegetazione un rifugio unico dal caos della città.
Completano l’offerta una palestra a disposizione per gli ospiti, aperta 24 h su 24 e la possibilità di organizzare eventi di qualsiasi genere grazie alle numerose sale predisposte: la Sala Venezia con terrazza, la Sala Giardino sempre con terrazza, la sala Diana (ex sala Black Label recentemente rinnovata) e il Gazebo Lounge, ubicato nell’incantevole giardino e accessibile 365 giorni all’anno, offrendo anche d’inverno la possibilità di sentirsi circondati dal verde. Gli amanti degli animali non resteranno delusi, la politica pet friendly dell’hotel prevede delle piacevoli sorprese anche per gli amici a quattro zampe.
A tutti quelli che stanno pianificando un viaggio a Milano, anche solo per un weekend, consigliamo questo albergo per respirare il fascino autentico di un luogo senza tempo, con una posizione strategica per esplorare le principali aree della città, agli altri non possiamo che dare appuntamento all’H-Club al prossimo aperitivo.