Tra gli accattivanti e modaioli locali milanesi gestiti da Luca Guelfi arriva Shimokita, in Via Archimede, zona Porta Venezia. E ci destabilizza subito, proponendo un Giappone del tutto diverso da quello a cui siamo abituati. Dimenticatevi di musiche zen, di tendaggi velati e di fiori d’acqua. Shimokita ci porta in una Tokyo molto più street, caotica, pop. Il nome infatti rimanda alla zona hipster della capitale, Shimokitawa. Poco conosciuta dai turisti, è un labirinto di piccole strade in continua evoluzione, fucina di idee innovative, di arte e di moda.
Il mood del quartiere si riflette interamente nel locale, che sembra il teatro di un fumetto. Le pareti sono ricoperte da graffiti e murales ispirati a icone dei manga anni ’90, curati dall’artista Mr. Wany. Un lampadario di Venini invade la sala bar, facendo quasi passare inosservati i robot, le macchinette da sala giochi e i neon rosa che spiccano nella luce soffusa.
Coloratissime sedute ospitano chi decide di accomodarsi al bancone, degustando dei signature cocktail d’ispirazione orientale, a base di sake o umeshu. Un esempio ne è il Fujiko, con sake, martini ambrato, succo di litchi e passion fruit. Durante l’aperitivo è possibile assaggiare quello che è il focus del locale: tapas nipponiche con contaminazioni europee, asiatiche e sudamericane.
Il menù è stato curato a quattro mani da Marco Fossati e Atsushi Okuda, che sono riusciti a compensare gusti diversi tra loro, sbizzarrendosi tra rolls e tapas. Tra queste, da citare assolutamente i pop corn di gamberi in tempura con salsa ponzu e gli spicy salmon tacos. La contaminazione di gusti è eccezionale anche nei rolls, che abbinano ingredienti insoliti, come astice, maionese di miso e gamberi rossi. Io, poi, ho adorato il roll al tonno con spuma di bufala e aceto balsamico.
Ai dolci ci ha pensato invece la maestra pasticciera Ilaria Forlani, food designer dell’anno 2017, che ha creato in esclusiva per Shimokita tre diversi abbinamenti di sushi gelato, assolutamente da provare.
Vi consiglio assolutamente di provarlo per un aperitivo un po’ insolito con amici, scegliendo di ordinare vari piatti e di assaggiare gli incredibili abbinamenti proposti. E, ovviamente, brindando al quartiere Shimokitawa, in attesa di visitarlo davvero!