Riscoprire le meraviglie storiche dell’epoca repubblicana o compiere un viaggio metaforico nell’immaginario artistico di un’icona della musica folk, se avete del tempo libero e volete evitare lo sciame di turisti che infesta gli spots più iconici di Roma ogni fine settimana, darsi alla cultura è una strategia vincente. Nonostante l’inverno mite, poter sfuggire alla pelle d’oca per rifugiarsi nella calma di una galleria d’arte o di uno spazio espositivo fa sempre piacere, e perché no, decidere di concludere la vostra visita con un tè o con una cioccolata bollente sorseggiata in compagnia.
Purtroppo non possiamo assegnare a mani basse il titolo di capitale dell’arte italiana a Roma, ma solo perché nel nostro paese tale riconoscimento viene conteso in un’eterna zuffa tra città la cui ferocia farebbe impallidire le più estreme lotte di gladiatori che animavano il Colosseo. Antica, orgogliosa, Roma si difende in questa battaglia millenaria a colpi di immortali opere architettoniche e panorami mozzafiato, ma con un occhio di riguardo per il passato recente dell’umanità e per la sua contemporaneità.
Prendetevi qualche minuto per consultare la lista che Flawless ha stilato per voi e scoprite le cinque mostre a Roma da non perdere nel mese di febbraio.
IKONO
IKONO
Il concetto di mostra d’arte, ma sottosopra. Sì perché da IKONO ci siete voi al centro dell’esposizione, che camminate in kimono nella ricostruzione di un incantevole vicolo di quartiere della città di Kyoto o che vi tuffate in una piscina di palline di plastica per adulti. Un’esperienza per tutti, un percorso di un ora attraverso 12 installazioni interattive che stimoleranno sensi ed emozioni, nella galleria più instagrammabile del momento.
Bob Dylan: Retrospectum
MAXXI: Museo delle Arti del XXI Secolo
Dipinti a olio, disegni a carboncino e sculture metalliche, Retsrospectum è la mostra che scopre l’approccio del celebre Bob Dylan alle arti visive, un aspetto della sua carriera artistica che passa spesso inosservato agli occhi del pubblico a causa dell’enorme ombra proiettata dalla sua fama musicale. L’esposizione ha l’obiettivo di rendere lo spettatore partecipe degli stili che sono stati per il re del folk un’importante fonte ispiratrice.
Without Words
Arte Borgo Gallery
Nella mostra curata da Anna Isopo fotografia, pittura e scultura collaborano a creare un ambiente in cui il protagonista della scena sia il non detto, il comunicato senza parole. Troppo spesso nell’età contemporanea si ignora l’importanza della comunicazione non verbale, per questo a Roma nasce l’esposizione di tre artisti esperti nella trasmissione emotiva su supporto visuale: Nicolas Aguilar, Andreas Angleitner e Alexandra Kordas.
Canova: L’ultimo Principe
Accademia Nazionale di San Luca, Palazzo Carpegna
A duecento anni dalla morte, l’istituzione capitolina promuove la mostra “Canova: L’ultimo Principe” per celebrare quello che fu il suo direttore più illustre. Senza ombra di dubbio il più grande esponente del neoclassicismo, Canova si scopre progressivamente grazie all’esposizione di una serie di testimonianze tra cui disegni, sculture e dipinti, che parlano dei suoi rapporti con l’Accademia, nata nel 1593, e con la Città Eterna in generale.
La Roma della Repubblica: il racconto dell’archeologia
Musei Capitolini, Palazzo Caffarelli
Fino a 1800 i pezzi inediti di storia archeologica della città in esposizione presso le sale del terzo piano di Palazzo Caffarelli, oggetti solitamente conservati nei magazzini o appena usciti da un lungo percorso di restaurazione. La mostra, concepita nell’ambito di un progetto pluriennale, tratta le testimonianze dell’evoluzione culturale e artistica subita dalla società romana nel corso di cinque secoli, fino all’inizio dell’età imperiale.