Riservare un tavolo da Vittorio Spezie e Cucina significa partire per un viaggio gastronomico, dal civico 20-22 di via Foscolo verso il mondo, alla scoperta dei suoi profumi, sapori e colori, comodamente seduti a uno dei deliziosi tavolini in legno, segnati dal tempo. Un’insegna dall’anima eclettica e conviviale, dove accomodarsi per assaporare un’esperienza dal twist decisamente non convenzionale, in un pot-pourri di assaggi stuzzicanti e Signature cocktail miscelati a regola d’arte.
L’esperienza firmata Vittorio inizia non appena varcata la soglia di questo magico ristorante: un’atmosfera atemporale avvolge la location, dove quattro affascinanti sale – Vittorio, della Stazione, d’Occidente e d’Oriente – ricostruiscono le mete di un viaggio fra presente e passato. Pareti stuccate dalle cromie accese, legno antico, specchi, grandi lampadari, appliques dalla luce calda e affascinanti candelabri si intrecciano in un racconto fatto di estro, ricerca e sperimentazione, quasi come all’interno di una fiaba de Le Mille e Una Notte.
Il menu di Vittorio gioca con influenze nazionali e fughe oltre confine, dove l’incontro fra Oriente e Occidente diventa deliziosamente palpabile portata dopo portata; ingredienti stagionali e materie prime d’eccellenza vengono accostati a spezie e profumi di terre lontane, dando vita a una selezione di antipasti, primi e secondi piatti che si trasformano in un’inedita esperienza di gusto. Oltre alle proposte della cucina, Vittorio ha creato una selezione golosa di pizze, cotte a legna e prodotte con farine differenti, rispettando le 72 ore di lievitazione naturale.
Un’insegna camaleontica che pare un viaggio a bordo del celebre Orient Express: chiudete gli occhi e immaginate di scorgere dal vostro finestrino di prima classe terre remote e paesaggi sconfinati, in un equilibrato incontri di sapori, aromi e colori che ritroverete nello spumeggiante menu di Vittorio. Dalla Città Eterna a mete esotiche e profumate: riservate il vostro tavolo in questa insegna frizzante per un appuntamento gastronomico in cui cultura, storia e tradizioni secolari dialogano sinergicamente, nel rispetto del buon cibo e del buon bere della nostra Penisola.