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I 32 ristoranti stellati del Veneto. Un viaggio nell’Olimpo della Haute Cuisine

Territorio, storie e passione: sono queste le parole chiave dei 32 ristoranti stellati del Veneto, una delle Regioni più premiate dalla Guida Michelin

Sono 32 i ristoranti stellati del Veneto premiati dalla Guida Michelin 2023. Dalla laguna di Venezia alle Dolomiti di Cortina d’Ampezzo, il fil rouge che collega tutti questi paradisi gastronomici è uno solo: territorialità.
Si spiega così la grande attenzione per la stagionalità che riveste i menu, in continuo cambiamento ed evoluzione. Ma la chiave delle loro creazioni è soprattutto la cura per i migliori prodotti che queste bellissime zone possono offrire. A fare da capofila agli indirizzi veneti, con tre stelle Michelin, è Le Calandre a Rubano, in provincia di Padova, il nome più prestigioso nella galassia dei ristoranti del gruppo Alajmo, mentre si difendono con due stelle Casa Perbellini, La Peca, Antica Osteria Cera e Glam Enrico Bartolini. Partendo dal capoluogo Venezia, andiamo a scoprire, allora, i 32 ristoranti stellati del Veneto.

VENEZIA

Glam Enrico Bartolini **

Calle Tron, 1961

Glam

CHIAMANAVIGATORE

La vista, dalle lussuose sale di Palazzo Venart, spazia fra il Canal Grande e il Casinò di Venezia. Quale miglior biglietto da visita, allora, per il Glam Enrico Bartolini? E se la location è un piccolo assaggio del perché il ristorante di chef Donato Ascani abbia meritato le due stelle Michelin, aspetta di vedere le creazioni ai fornelli. Dal risotto al ginepro, rognone di coniglio e cicoria fino al piccione con pungitopo e cicoria, la sua cucina omaggia il passato, ma punta dritto al futuro. Nel segno dell’eccellenza.

Antica Osteria Cera **

Via Marghera, 24, Lughetto (VE)

CHIAMANAVIGATORE

Ci allontaniamo dalla città di Venezia per respirare l’atmosfera genuina e autentica dell’Antica Osteria Cera. Aperto nel 1967, questo ristorante fa dell’attenzione per il cliente il suo punto di forza e – dalla location al menu – crea imperdibili situazioni personalizzate. Il padrone di casa è Lionello Cera: coadiuvato dai figli Daniele e Lorena, lo chef punta su proposte di pesce che ricordano i sapori di una volta. E la domenica, come nelle vere famiglie, si cambia il menu!

Oro restaurant *

Belmond Hotel Cipriani, Giudecca, 10

Ristorante Oro

CHIAMANAVIGATORE

Progettato dal celebre architetto d’interni Adam D. Tihany, l’Oro restaurant riflette l’anima affascinante di Venezia. Situato all’interno dell’esclusivo Belmond Hotel Cipriani, il locale è impreziosito dagli scintillanti lampadari di Murano e dal soffitto a cupola in foglia d’oro, che dà il nome al ristorante. È qui che ogni sera chef Riccardo Cannella crea un menu su misura, pensato per le esigenze dell’ospite e incentrato sui prodotti locali più freschi. La cucina di uno stellato al vostro servizio.

Local *

Salizzada dei Greci

CHIAMANAVIGATORE

Aperto nel 2015, Local è una delle nuove stelle di Venezia. Una location che sposa rusticità e raffinatezza dando il benvenuto al cliente in un’atmosfera accogliente e cordiale, l’ideale per chi desidera provare una cucina ricercata senza la solennità degli ambienti che caratterizza molti stellati. Creatività e passione sono le parole d’ordine per accedere alla cucina, i valori che permettono ogni giorno a Salvadore Sodano, chef del ristorante, di comporre nei piatti del Local la tradizione locale, con un twist innovativo sulle tecniche di cottura e gli accostamenti.

Quadri *

Piazza San Marco, 121

Ristorante Quadri

CHIAMANAVIGATORE

Uno dei simboli di Venezia, la magnifica Piazza San Marco, a far da location a questo tempio della haute cuisine regionale. Situato al piano nobile del Gran Caffè Quadri, il ristorante è stato restaurato nel 2018 seguendo un progetto dell’architetto Philippe Starck. Il menu è modulato sulla sensibilità di Max Alajmo ed eseguito dalle sapienti mani degli chef Silvio Giavedoni e Sergio Preziosa. Una ricca proposta che reinterpreta la tradizione veneta, fra piatti storici – come il Cappuccino di Laguna – e qualche novità (chi ha detto tortelli di carciofi di Sant’Erasmo con zafferano e liquirizia?).

Wistèria*

San Polo, 2908

CHIAMANAVIGATORE

Quando si dice Wistèria si dice eccellenza. Il ristorante nasce dal sogno di Andrea e Max, inarrestabili nel loro desiderio di comunicare il Veneto in ogni singola portata del locale. Neanche l’Acqua Granda del 2019, che arreca seri danni agli ambienti, riesce a fermarli, e anzi, dopo una scalata delle classifiche dei migliori ristoranti della Serenissima durata due anni, Wistèria conclude il 2021 sotto una buona stella, quella della guida Michelin. La qualità eccelsa degli ingredienti, gli ambienti eleganti, il servizio impeccabile e la dedizione dello staff che traspare in ogni dettaglio, sono ciò che fa di Wistèria un prezioso gioiello per la città di Venezia.

Venissa *

Fondamenta di Santa Caterina, 3

CHIAMANAVIGATORE

Un angolo di paradiso a pochi passi da uno degli scorci più caratteristici di Venezia, quello sull’isola di Burano. Una location tanto bella, quanto scomoda da raggiungere, ma tranquilli perché Venissa ha pensato a tutto: il suo indimenticabile servizio barca, infatti, vi porterà dritti dalla terraferma ai tavoli stellati. È qui che inizia il regno degli chef Chiara Pavan e Francesco Brutto. I loro menu degustazione, da cinque, sette o nove portate, vi illumineranno la via verso una cucina coraggiosa e all’avanguardia. Come? Con un bel piatto di spaghetti con garum di sarde, alici fresche e finocchietto di mare.

San Martino *

Piazza Cesare Cappelletto, 1, Scorzè (VE)

CHIAMANAVIGATORE

Una storia che va avanti, nel segno della schiettezza e dell’amore per il buon cibo, da inizio Novecento. O meglio, da quando i trisnonni Francesco e “Gegia” hanno aperto la loro osteria-ristorante. Il locale è passato nelle mani di cinque diverse generazioni della famiglia Berto fino ad arrivare a Michela, celebrata sommelier, che lo gestisce insieme al marito, lo chef Raffaele Ros. Accanto alle idee più innovative, il San Martino propone anche un percorso fra i piatti che hanno reso grandi i Berto: risotto alla cipolla di Cavasso con crudità di mazzancolle e corallo di astice, pasta ripiena al quinto quarto di merluzzo in umido e Lombata di lepre al pepe con prugne all’olio di timo.

VERONA

Casa Perbellini **

Piazza San Zeno, 16

Casa Perbellini

CHIAMANAVIGATORE

Dove potevamo concludere se non nel cuore di Verona? Nella città di Romeo e Giulietta, brillano le due stelle di Casa Perbellini, l’omonimo regno di chef Giancarlo Perbellini. La stagionalità dei prodotti è il filo rosso che lega tutte le sue creazioni, dagli Spaghettini, lumachine di mare, limone e salsa salmì fino al Germano alla brace con bagna càuda, cime di rapa e ribes. Uno spettacolo in cui è la cucina a fare da palcoscenico.

12 apostoli *

Vicolo Corticella S. Marco, 3

12 Apostoli

CHIAMANAVIGATORE

Il nostro viaggio gastronomico prosegue con l’indirizzo stellato della famiglia Gioco. La loro storia parte da lontano, esattamente nel 1921, quando Antonio, portiere di albergo, rilevò questa vecchia taverna per farne un ristorante. Passato a figli e nipoti, il 12 apostoli è ora nelle mani di Filippo Gioco, mentre le chiavi della cucina sono affidate alla genialità di Mauro Buffo, chef veronese cresciuto alla corte del maestro Gualtiero Marchesi. Il suo menu degustazione? Ovviamente, da dodici portate.

Il Desco *

Via Dietro S. Sebastiano, 5/7

Ristorante il Desco

CHIAMANAVIGATORE

Rimaniamo nel centro di Verona per sederci – virtualmente – ai tavoli del Desco. Il locale, aperto nel 1981 dallo chef stellato Elia Rizzo, è oggi passato nella mani del figlio Matteo. Il focus della sua proposta è riportare a galla quell’inestimabile patrimonio di tradizioni del territorio, perché «l’intrigo, quello vero, per il quale si rimane qualche minuto, non nasce da complicazioni tecniche del piatto, ma scaturisce dall’opposto, dal minimalismo e dalla facilità esecutiva». Una sfida che Il Desco ha vinto alla grande.

Oseleta *

Località Cordevigo, Cavaion Veronese (VR)

CHIAMANAVIGATORE

La location è quella di un hotel a cinque stelle nella tenuta settecentesca di Villa Cordevigo. La cucina è quella – non meno esclusiva – di Marco Marras, executive chef con un passato nei più rinomati ristoranti d’Italia, Svizzera e Stati Uniti. Sono tre i menu degustazione che propone: Natura, Il viaggio dello chef e Oseleta, tre percorsi per vivere appieno il ristorante nella sua storia e filosofia. Fra crema di marroni, animelle glassate e riduzione di melograno e suprema di fagiano farcita con castagne, tartufo e salsa al melograno, siamo sicuri che troverete quello che fa per voi.

Famiglia Rana*

Via Feniletto 2, località Vallese, Oppeano (VR)

CHIAMANAVIGATORE

La celebre famiglia Rana porta in tavola l’eccellenza dell’estro culinario di Giuseppe D’Acquino in una location campestre, che gioca con lo stile combinando un arredamento moderno ed essenziale con un ambiente che è tipico della campagna dell’oasi naturalistica del Feniletto. L’offerta del ristorante privilegia la qualità della materia prima, la contaminazione dei piatti della tradizione con una presa d’internazionalità e il racconto dell’esperienza dello chef in un itinerario di sapori che include portate come il San Pietro in tempura con cime di rapa e salsa di provola, l’anguilla kabayaki e il Chilean bass.

Vecchia Malcesine *

Via Pisort, 6, Malcesine (VR)

CHIAMANAVIGATORE

Leandro Luppi è il vulcanico, eclettico e istrionico chef patron della Vecchia Malcesine. La sua riconosciuta maestria ai fornelli viene incanalata in quattro diversi menu degustazione, R-Evolution 2022, Classics & More Menu, The Great Italian Fish e Vegetarian 2022, proposte per esplorare con il palato l’incantevole territorio del Veneto e la genuinità degli ingredienti regalati dal Mar Adriatico. E voi quale percorso prenderete?

La Cru *

Via Cortivi,11, Romagnano (VR)

CHIAMANAVIGATORE

«Coltiviamo il gusto». È questo l’appetitoso motto di La Cru, indirizzo stellato ai piedi dei Monti Lessini e posto all’interno di Villa Balis Crema, la più antica della Valpantena. Un salto all’indietro nel tempo, fra le sensazioni e i sapori più autentici, è anche quello che si fa nella cucina di Giacomo Sacchetto. Lo chef poggia su tre pilastri: sostenibilità, uso di materie prime locali ed evocazione dei ricordi. Il suo bijou da quattordici coperti vi stupirà con proposte come il filetto di vitello sotto cenere e foglie di olivo e il risotto amarone, zucca, capperi e corniolo. La stagionalità al comando.

Amistà *

Via Cedrare, 78, Corrubbio (VR)

Ristorante Amistà

CHIAMANAVIGATORE

La filosofia dell’Amistà è semplice e chiara: portare sulle sue tavole soltanto il meglio di ciò che il nostro Paese può offrire. Nel firmamento Michelin dal novembre del 2022, il ristorante offre una singolare proposta “interattiva” all’insegna del contatto con le aziende vinicole, un’iniziativa che si sviluppa in un percorso a tappe dal nome “Valpolicella & Friends”. I menù, sapientemente studiati dalla brigata di cucina per sposarsi alla perfezione con i calici, hanno visto proporre ai clienti pietanze raffinate come le seppioline al nero con miso e brodetto di laguna, e agnello del monte baldo con zucca, cime di rapa e mandorle. Una coccola in più per un’indimenticabile serata.

PADOVA

Le Calandre ***

Via Liguria, 1, Rubano (PD)

CHIAMANAVIGATORE

L’unico tre stelle in tutto il Veneto. Un riconoscimento che Massimiliano Alajmo ha conquistato nel 2002, a soli 28 anni, diventando così il più giovane chef al mondo a completare il “firmamento” Michelin. Da quel momento, Le Calandre si è sempre riconfermato ai vertici delle classifiche internazionali, anche grazie alla filosofia di chef Alajmo: «La cucina deve spogliarsi dell’inutile per ritrovare la stessa innocenza che il bimbo ha nel raccontare il suo piccolo mondo». Un insegnamento che dà vita ai tre menu degustazione: “Classico”, un itinerario fra le storiche proposte del locale, “Max”, auto-referenziale e innovativo, e “Raf”, dedicato al fratello Raffaele, Ceo e maître del gruppo. Tutti piatti diventati icone per uno stile che non è mai fine a sé stesso.

Storie d’amore *

Via Desman, 418, Borgoricco (PD)

CHIAMANAVIGATORE

L’amore è quello per la buona cucina e per le migliori materie prime. Le storie sono quelle – di successo – di Davide Filippetto ai fornelli e di Massimo Foffani, responsabile di sala. I percorsi degustazione sono ispirati al tema del viaggio, da fare insieme allo chef (con portate scelte dalla sua fantasia) o attraversando il mare e la terra. Qualche esempio delle proposte che potrete incontrare? Anguilla alla brace con ruta, agretto di uva fragola e castraure, Agnolotti di grano arso in farcia di canoce e ceci, gambero rosso e cime di rapa, e “Nocciolandia”, diverse texture per la nocciola della Langa. Sono tutte davvero storie d’amore.

Lazzaro 1915 *

Via Roma, 351, Pontelongo (PD)

CHIAMANAVIGATORE

Lazzaro è il nome del nonno di Piergiorgio Siviero, titolare di questo indirizzo stellato a Pontelongo. Un omaggio al passato familiare che non si ritrova solo nell’insegna, ma anche ai fornelli, dove lo chef è affiancato da zia Dilva, la memoria gastronomica del locale. La sua mano ha ispirato gli ultimi cinquant’anni del Lazzaro 1915 fino ad arrivare ai menu odierni, in cui convivono invenzioni futuristiche ed emozionanti “istantanee”. Il peso della storia declinato, ovviamente, nelle più moderne tecniche di cucina.

VICENZA

La Peca **

Via Alberto Giovanelli, 2, Lonigo (VI)

CHIAMANAVIGATORE

Un ristorante che, fin dal nome, esprime l’amore per il proprio territorio. In dialetto, infatti, “peca” significa orma: la stessa impronta che chef Nicola Portinari e la sua giovane brigata vogliono lasciare nell’alta cucina mondiale. Un tripudio di sapori che va dallo spaghettone al succo di cipollotto rosso, triglia in ceviche e caviale del menu di mare alla lepre, fegato grasso, nespole al bitter, scorzonera e amaranto di quello di terra. Piatti stellati che saranno valorizzati da una sontuosa cantina, curata dall’altra anima della Peca, Pierluigi Portinari, fratello dello chef nonché pasticciere e sommelier.

Matteo Grandi *

Piazza dei Signori, 1

CHIAMANAVIGATORE

L’improvviso avvicendamento ai fornelli non ha cambiato le carte… Pardon, i piatti in tavola. Per un Lorenzo Cogo che se ne va, c’è un Matteo Grandi che arriva e che ora guida il locale omonimo all’interno di Caffè Garibaldi, nel salotto buono di Vicenza. La stella è rimasta, il menu è cambiato perché «il locale si evolve, come la sua cucina, nulla è statico». Anche se, naturalmente, c’è ancora spazio per i grandi classici del territorio, come il germano con mirtilli, rapa rossa e cacao o il risotto carciofi e granciporro.

Casin del Gamba *

Localita Roccolo Pizzati, 1, Altissimo (VI)

CHIAMANAVIGATORE

Arrampicato tra la Valle dell’Agno e la Valle del Chiampo, il Casin del Gamba si staglia tra boschi profumati e paesaggi impervi. Quello che una volta era un vecchio casino di caccia, oggi è un luogo incantato, sede privilegiata della cucina – altrettanto magica – di Antonio Dal Lago. La sua famiglia guida il ristorante dal 1976 e lo chef ha raccolto questa eredità anche ai fornelli. La sua proposta mette al centro la stagionalità e la storia di queste terre. Erbette, fiori, funghi rari, il tartufo scorzone nostrano, il broccolo di Creazzo, la trota di Altissimo e le lumache dormienti: i migliori prodotti che queste zone possono offrire.

Macelleria Damini & Affini *

Via Cadorna, 31, Arzignano (VI)

CHIAMANAVIGATORE

L’unica macelleria d’Europa ad avere una stella Michelin. Merito del lavoro e della passione della famiglia Damini che, fin dagli anni Venti del Novecento, cura le eccellenze gastronomiche venete. Oggi il locale è in mano ai fratelli Gian Pietro, macellaio e responsabile di sala, e chef Giorgio. I suoi classici, sempre in carta, vanno dal Dambuger con purè di patate ai maccheroncini al ragù scomposto, dalla battuta al coltello allo stracotto. Il paradiso di tutti i carnivori.

La Tana Gourmet *

Via Kaberlaba, 19, Asiago (VI)

CHIAMANAVIGATORE

Uno dei manifesti più riusciti di New nordic cuisine, all’interno – però – della lunga tradizione vicentina. Perché in queste zone si è sempre andato per boschi, alla ricerca di muschi, licheni, erbe e resine a cui dare valore in cucina. E quando la mano è quella di Alessandro dal Degan, chef patron della Tana Gourmet, allora il risultato è garantito. Il suo percorso degustazione, “In cammino”, racconta i sapori più autentici del territorio, mentre sono immancabili alcuni grandi classici: lo strudel di radicchio di Treviso e i tagliolini con i fegatini di cortile.

La Favellina*

Via Cosari 4/6, località San Tomio, Malo (VI)

CHIAMANAVIGATORE

La storia della Favellina inizia con la signora Gianello e l’amore sbocciato per un incantevole borgo di fine ‘800, prosegue con l’impegno e la dedizione assoluta nella ristrutturazione del locale con evidente tocco femminile e continua con il coinvolgimento dei due figli Riccardo e Federico, rispettivamente in sala e ai fornelli. Location d’eccezione e una vista mozzafiato sulle splendide colline a nord di Vicenza fanno da cornice dell’esperienza culinaria unica offerta dalla Favellina. Destreggiatevi tra le deliziose portate del menù e lasciatevi sorprendere dalla cucina tra tortelli al Parmigiano Reggiano, Vermouth e artemisia, tacos di mela con gelato al levistico e falso uovo agli agrumi e meringa all’italiana.

Aqua Crua *

Piazza Calcalusso, 11/A, Barbarano Vicentino (VI)

CHIAMANAVIGATORE

L’eleganza dello stile minimal per una sala da 35 posti, racchiusa tra il giardino verticale idroponico e la cucina a vista. Ai fornelli, la prestigiosa firma di Giuliano Baldessarri, chef con missione ben precisa: spingere la sua ricerca gastronomica sempre più avanti. Per riuscirci, ha ideato tre percorsi degustazione: L’introduzione, La sperimentazione e La follia; sono tre itinerari attraverso l’immaginario dello chef, “un’esperienza attraverso la follia per ritrovare la stabilità nel gusto”.

Spinechile *

Contrà Pacche, 2, Schio (VI)

CHIAMANAVIGATORE

Nascosto tra i boschi che sovrastano Schio, Corrado Fasolato ha trasformato un ex fienile di una baita in un’ambitissima tappa gourmet. Dopo oltre 25 anni in giro per i migliori ristoranti d’Italia, lo chef ha affidato la sua maturità professionale a questa oasi di pace, lontana da occhi indiscreti. Insieme alla moglie Paola, Fasolato si prende cura di una ventina di coperti, per un’esperienza che va oltre il tempo. Lasciate fuori dal locale cellulari e orologi e godetevi la sua cucina, solida ed elegante.

BELLUNO

Tivoli *

Località Lacedel, 34, Cortina d’Ampezzo (BL)

 

CHIAMANAVIGATORE

Quando pensiamo a un luogo esclusivo e indimenticabile non può non venirci in mente Cortina d’Ampezzo. Ai piedi delle Tofane e sulla strada che porta al Passo Falzarego, il Tivoli è diventato una tappa obbligatoria per chi vuole mangiare bene nella provincia di Belluno. D’altronde, qui le materie prime sono di enorme qualità (agnello dell’Alpago, funghi del Cadore e fagioli di Lamon in primis) e vengono esaltate dalla prestigiosa firma di chef Graziano Prest. La perla delle Dolomiti non vi stupirà solo per lo sci!

SanBrite *

Località Alverà, Cortina d’Ampezzo (BL)

CHIAMANAVIGATORE

«Il silenzio della mia terra è evocativo. I rumori, i colori e i profumi del bosco sono fonte di ispirazione». Chef Riccardo Gaspari presenta così la sua idea di cucina, fatta di sapori genuini, d’amore per gli ingredienti e di una storia gastronomica che si tramanda da generazioni. Il suo menu vive dei migliori prodotti del territorio, dai ravioli ripieni d’anatra e crema di pan brioche all’agnello con topinambur e brodo di bue, dagli spaghetti con olio di pino mugo e pane croccante al risotto mantecato con erbe aromatiche. Perché «cucinare significa trasformare il profumo dei boschi in un’esperienza di palato e anima».

Dolada *

Via Dolada, 21, Alpago (BL)

CHIAMANAVIGATORE

Ristorante e albergo dalla storia secolare, questo indirizzo stellato prende il nome dal monte Dolada, nella conca dell’Alpago. Tutto il suo passato è intrecciato a doppio filo con la famiglia De Prà che, prima con Enzo e oggi con Riccardo, guida il locale con la stessa genuinità di una volta. Il grande rispetto per la tradizione locale si accompagna al gusto per la ricerca estetica e gastronomica dello chef, i cui frutti più riusciti sono la carbonara di Riccardo (scomposta) e il vitello tonnato “1853”.

Locanda San Lorenzo *

Via General Cantore, 2, Alpago (BL)

CHIAMANAVIGATORE

Il passato familiare è il motore che anima anche la Locanda San Lorenzo. A fondarla, a inizio Novecento, è stato infatti Osvaldo Dal Farra e, attraversando le generazioni, il locale è oggi nelle mani di Renzo Dal Farra e della sua giovane brigata. Nata come osteria di paese, la struttura è diventata anche un albergo da undici camere, anche se il pezzo forte rimane il ristorante stellato. È qui che lo chef propone un viaggio fra tradizione e modernità, in cui questi due mondi dialogano per creare una sintesi del gusto. Sedetevi ad assaporare il suo uovo bio delle Dolomiti fritto con zuppa di cipolle, mirtillo e salsa d’aceto o il controfiletto di cervo con macedonia di frutta e verdura e salsa alle spezie . Capirete di cosa stiamo parlando.

TREVISO

Gellius *

Via Calle Pretoria, 6, Oderzo (TV)

CHIAMANAVIGATORE

Ci spostiamo fisicamente a Treviso, ma quello che facciamo è un vero e proprio salto all’indietro nel tempo. Il Gellius, infatti, sorge all’interno di un sito archeologico romano, tra scavi e resti di strade, porte e necropoli. E se a questa ammaliante location aggiungiamo anche la mano raffinata di Alessandro Breda, chef con un passato alla coorte di Gualtiero Marchesi, è facile capire come mai la Guida Michelin abbia deciso di premiare l’esclusivo indirizzo di Oderzo. Un place to be per tutti gli amanti della buona cucina.

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