Nel cuore della città, ma lontano dal trambusto e dalla frenesia del centro, proprio dietro i caotici Corso Vittorio Emanuele e Corso Venezia, si annida un posto caldo, familiare, ma allo stesso tempo ricco di eleganza. In Largo Augusto, a due passi dal Duomo, l’Arabesque è una tappa e un rifugio per chi ha voglia di fermare il tempo, godendoselo, rivivendo tutto quel che di bello Milano rappresenta: cultura, moda, cucina, storia.
Nato qualche anno fa dalla mente creativa e profondamente milanese di Chichi Meroni, L’Arabesque non è un semplice concept store ma un vero e proprio cult store, dove alla originaria boutique viene affiancato il più recente café con libreria e salotto: un vero e proprio punto di ritrovo e di scoperta per tutti gli amanti del bello con il vintage come filo conduttore in tributo alla Milano degli anni ’50 e ’60.
Ma partiamo dal principio, da quando l’eclettica Chichi Meroni decide di aprire la sua boutique dall’eleganza dimenticata, fatta non solo di contemporanei abiti vintage, bijoux d’epoca, fragranze haute parfumerie e servizi couture, ma anche e soprattutto di un design ricercato che aiuta a raccontare e definire gli spazi e lo spirito di questa piccola e sorprendente realtà. Adiacente alla boutique, nacque poi un café e ristorante, proprio per ricreare quell’idea di casa e famiglia tipica di quegli anni, dove ritrovarsi e stare insieme.
Ciò che colpisce di L’Arabesque Café è l’incontro perfetto tra la cucina e gli spazi, sempre d’ispirazione ’50s, con un menù che rievoca le ricette meneghine di quegli anni meravigliosi che hanno fatto la storia ma assolutamente svecchiati, perché rivisitati e ricercati. Allo stesso tempo, l’ambiente è studiato ad hoc, con le luci avvolgenti delle lampade Bubble di George Nelson che vanno a colorare tavolini e poltroncine disegnati dalla stessa Chichi e le porcellane Villeroy&Boch che contribuiscono a dare a ogni piatto quell’estetica passata mai dimenticata.
A stupire, però, non è solo l’arredo e il design raffinato, ma anche lo studio degli spazi: attiguo alla zona ristorante è stato volontariamente inserito anche un piccolo salotto con libreria, dove accomodarsi per una colazione o un aperitivo leggendo (e acquistando) riviste e libri di lifestyle, moda, fotografia e cucina, rievocando quel senso di calore casalingo.
Tranquillo, curioso, ma anche sorprendente, L’Arabesque è uno di quei pochissimi locali della nostra città che s’imprime per sempre nel cuore di chi lo visita, offrendo un’esperienza sensoriale che risveglia quella memoria lontana, mai dimenticata e sempre amata da milanesi e non.