La famiglia Cappellini-Chiti aprì la sua prima bottega nel 1919, con già alle spalle una solida fama di artigiani del ricamo. La loro attività e il lustro del loro nome non fecero che crescere ma venne interrotta dagli eventi della Seconda Guerra Mondiale. La bottega riaprì nel ‘54 nella sede che occupa ancora oggi, a due passi dal Lungarno, ricostruita dal Cavalier Luigi Cappellini e da sua moglie Clara. Il suo nome: TAF, acronimo di Tovagliati Artistici Firenze.
Da allora i prodotti di Taf sono diventati rinomati in tutto il mondo come gli esempi più alti di ricamo a mano fiorentino. Un’arte la cui storia affonda le proprie radici nelle vicende stesse della città. Un tempo, infatti, i segreti del ricamo erano custoditi nei monasteri cittadini, appannaggio di coloro i quali conducevano la vita del chiostro. Fu Pietro Leopoldo di Asburgo-Lorena, Granduca di Toscana, che trasformò i conventi in educandati dove le giovani donne potevano apprendere l’arte del ricamo.
Di quest’arte, Taf è l’esempio più alto, avendo fornito, nel corso della sua storia corredi alle famiglie reali di tutto il mondo, alle consorti di capi di stato e alla clientela più raffinata ed esigente. Tutti i prodotti che trovate ancora oggi esposti dentro questa bottega artigiana sono creati a mano seguendo e solo con i migliori fra i materiali italiani. Fibre naturali, ricamate come una volta in ogni loro dettaglio, tessuti leggeri come l’organza e la mussola o creazioni più classiche in lino e cotone.
Taf è un’autentica garanzia, un luogo dove riscoprire il piacere antico del possedere un corredo di pregio, creato con una cura per il dettaglio da rendere ciascun oggetto unico, il prodotto di un’arte antica, radicata nella tradizione. Tovaglie, lenzuola, pizzi, centrotavola e abiti da sposa assumono tutto il fascino di un prodotto creato non in base alla moda ma in base a una sapienza stratificata nel corso di secoli e secoli, attraverso l’amore e la passione per la propria vocazione.
Se siete in giro a Firenze e scorgete la vetrina di Taf, non abbiate timore di attraversare la porta ed entrare in un luogo dove il tempo è sospeso, fermo in un passato fatto di cura e di tradizione, alieno dalle dinamiche del nostro mondo, dove ogni occasione, ogni minuzia sono curati alla perfezione, grazie a un’esperienza centenaria.