Provate a immaginare un locale – nel pieno centro di Bologna – dove poter trovare un ricco brunch, ma anche le più gustose proposte della tradizione emiliana sia a pranzo che a cena. E, magari, bere un buon cocktail a orario aperitivo o prima che faccia notte fonda. Pensate sia solo un sogno? Vi sbagliate perché tutto questo esiste e si chiama Rosa Rose.
La casa di questo storico bistrot, nato nel 1989, è in via Clavature, nel distretto medievale del Quadrilatero, famoso per i tanti negozi alimentari che affollano le sue strade. Una delle tappe obbligatorie di questo percorso del food è proprio il Rosa Rose, tempio del gusto perfetto per ogni occasione, dagli aperitivi fra amici alle feste di laurea, dalle uscite romantiche ai pranzi di lavoro con catering. Da provare, poi, il servizio di Supper club con cui lo staff del ristorante organizza per voi cene in location segrete ed esclusive: non aggiungiamo altro per non rovinarvi la sorpresa!
Come sempre, però, nel valutare un locale, la qualità a tavola è il vero ago della bilancia: un fattore su cui il Rosa Rose non teme rivali. Partendo dalla colazione, il menu offre un ricco brunch a base di uova strapazzate e pancetta, pane burro e marmellata, yogurt con le fragole, centrifugato e l’emilianissima torta tenerina. Con caffè incluso, si intende: altrimenti chi si sveglia? Si passa poi al pranzo fra piatti legati al territorio, con in testa la mousse di mortadella con crostini o l’immancabile tagliatella al ragù, e proposte più salutari, come l’insalatona al pollo e avocado o la Veg Bowl con riso venere. L’aperitivo, invece, parla solo la lingua delle tapas. Chi si aspetta di trovare tortilla o patatas bravas, però, si dovrà ricredere: anche qui, infatti, è forte il richiamo alla tradizione e così il menu viene affollato da crescentine con salumi e formaggi o da fette di pane imbevute nel ragù per la classica “scarpetta”.
È finita qui? Neanche per sogno perché la cena prosegue fra spaghettoni di Gragnano con bottarga e agrumi e garganelli integrali col frizòn (il friggione), la salsa bolognese di cipolle bianche, pomodori e strutto. Come tutti i locali sotto le Due Torri che si rispettano, fra i secondi è impossibile farsi mancare la cotoletta alla Petroniana, con prosciutto crudo e (abbondante) parmigiano reggiano. Chi vuol provare qualcosa di diverso, però, può trovare il “Rosarose burger” con bacon, cheddar e cipolla caramellata, ma anche alcune proposte di pesce, come il trancio di salmone con salsa allo yogurt ed erba cipollina o la tartare in base al pescato.
I dolci, poi, sono tutti fatti in casa seguendo alla lettera le istruzioni della nonna di Michele, il maestro delle torte: lasciatevi quindi un po’ di spazio per assaporare la cheesecake del giorno, la crema pasticciera con biscottini o lo yogurt greco con fragole e miele. Pensate di aver già finito la serata in bellezza? Aspettate di sentire i drink del Rosarose che – oltre alle classiche ricette – propone lo Spritz bolognese, con amaro Montenegro, Pignoletto e soda, e signature cocktails come La vecchia Clavature (Bourbon, Southern confort, rosso antico e spuma di pompelmo) o, per le serate più bollenti, l’Ultima Richiesta (Tequila, Maraschino, frutto della passione e tonica al peperoncino).
Un locale in pieno centro in cui fare brunch, trovare la migliore tradizione emiliana a pranzo o a cena e perfetto per bere un buon cocktail: davvero qualcosa di raro. Ma, per fortuna, Bologna ha il suo Rosa Rose. E per chi non volesse uscire di casa nelle fredde giornate d’inverno, niente paura: tramite Sgnam o Deliveroo, potrete gustare i loro piatti direttamente sul divano di casa vostra. Avete mai sognato qualcosa di meglio?