Un luogo raffinato e ospitale in cui ricerca, cucina e vini si fondono perfettamente: da Bruni in Borgo Ognissanti 25/R potete scegliere tra oltre 2.500 etichette di produzioni vinicole, provenienti da tutta Europa, abbinate a portate sempre diverse, in base alla stagione che qui definisce gli ingredienti e all’estro dello Chef. Particolarità del ristorante sono i percorsi degustazione “al buio”, per lasciarsi guidare con sorpresa, affidandosi alle scelte della casa. Un’idea che riscuote successo e coinvolge gli avventori lungo una vera e propria experience culinaria.
Non mancano le proposte di degustazione: da quattro, cinque e sette portate, anche qui con menu creati dallo Chef in maniera estemporanea e abbinati dal Sommelier ad altrettanti vini ogni volta diversi, per scoprire territori inesplorati del gusto. Il menù alla carta è ricco di prodotti selezionatissimi: il Patanegra Jamon Iberico de Bellota Reserva, tagliato a mano con la tecnica spagnola, l’uovo a km zero cotto a bassa temperatura e adagiato su una spuma di patate, con peperoni e paprika affumicata, i ravioli di faraona con fondo allo zafferano dop e il coniglio con zucchine e aglio nero. Una conclusione in stile francese con la selezione di formaggi: il Cappello del Mago, campione dei caprini stagionati o il Sancarlone in crosta di caffè, uno dei migliori “blu d’Italia”, fino al Plaisentiff, con forme talmente rare da essere aggiudicate all’asta alla stregua dei grandi tartufi.
Un’esperienza enogastronomica immersa in una location raffinata, dove gli scaffali dedicati ai vini diventano protagonisti: un vero e proprio tempio del nettare degli dei, con una selezione di oltre 2.500 etichette. Conoscevate per esempio la produzione di Gabrio e Giotto Bini (comprese le Riserve) o lo spumante realizzato con metodo ancestrale di cui si imbottigliano a Pantelleria solo 300 esemplari l’anno? O i vini di Ton Rimbau, che pratica la permacultura (metodo studiato personalmente dal vigneron catalano usando i ragni come sentinelle per intercettare ogni possibile minaccia naturale, dalla vigna alla cantina)? E le piccolissime produzioni di Pierre Overnoy nella regione montuosa del Jura?
Non un semplice ristorante-enoteca, ma un punto di riferimento fiorentino per ricerca e passione vinicola e per il buon cibo, per l’accoglienza e il piacere culinario, affidandosi alla scelta e alla selezione dei padroni di casa. Ultima curiosità: anche la carta dei caffè contempla perle rare, come il Jamaica Blue Mountain, il caffè delle case reali, raccolto a 2000 metri di altitudine, e il Colombia Barrique Rum Fermentation, vero e proprio caffè affinato in botti in cui è stato invecchiato il rhum, del quale porta con sé gli aromi. Non vi resta che prenotare il vostro momento di degustazione sensoriale, lasciare alla porta dell’Enoteca ogni pensiero e godervi il vostro percorso “Bruni”.