Segnatevi questo nome: Ritu Dalmia. Indiana di nascita e italiana di adozione e nel cuore, Ritu è considerata una vera “celebrity chef” in India e in tutto l’Oriente in generale e ha deciso di aprire nella nostra Milano quello che forse si rivelerà il miglior ristorante indiano contemporaneo di tutta Italia. Cittamani è il suo nome, una parola che deriva dal sanscrito e significa “compassione, empatia”: termine che evoca un tantrico, profondo legame con l’aspetto emotivo e sensuale, con la liberazione che il cibo può esercitare sull’essere umano.
Siamo nel cuore del quartiere chic e bohemien di Brera, per l’esattezza in piazza Mirabello. Ritu, che è una grandissima ammiratrice e conoscitrice del nostro Paese (con il padre, commerciante di marmi, ha infatti passato la sua infanzia a girare l’Italia per fermarsi poi a lavorare nella cucina di un ristorante italiano al confine tra Liguria e Toscana), ha creato in India un vero e proprio impero di ristoranti italiani di altissima gamma, sotto il nome di Diva Italian. Lei diva lo è diventata per davvero. È ormai considerata una vera e propria star, che ha saputo valorizzare e divulgare la cultura del Made in Italy in tutta l’ India con una grandissima forza imprenditoriale.
Per il Cittamani, ha studiato tutto nei minimi dettagli. Non aspettatevi un ristorante indiano di quelli a cui siamo abituati, ricco di colori, orpelli o ridondante di dettagli e tessuti. Cittamani è un ristorante sobrio, chic, estremamente elegante e luminoso, con dettagli di arredo di design che vanno dalle poltroncine dei tavoli all’alcantara dei divani, dall’ottone delle applique e della zona bar all’ingresso, alle pareti di specchio fino al pavimento di graniglia. Un ristorante internazionale ma con un menù indiano a tutti gli effetti: le spezie indiane sposano gli ingredienti italiani alla perfezione. I loro sapori forti e autentici vi catapulteranno immediatamente in un mondo nuovo.
A pranzo tra le proposte troviamo diversi piatti unici (tra cui un buonissimo orzotto con maiale e salsa speziata) e le “Tiffin box” (il famoso lunch indiano nato a Mumbai) da accompagnare a tavola con diversi assaggini, in versione vegetariana o di carne. Oppure ancora ci sono i “Naannini”, dei panini cotti nel forno tandoori che si possono accompagnare con diversi condimenti.
Il menù serale cambia e diventa più articolato e completo. Il filo conduttore per Ritu è sempre e comunque quello dell’equilibrio. Conoscendo bene ciò che a noi italiani piace mangiare, ha saputo creare una carta che si avvicini il più possibile al gusto italiano, senza comunque perdere in identità e internazionalità. Namastè Ritu. Sei arrivata dritto al cuore della nostra #FlawlessExoticList .