C’era una volta DMK Daniela Mola, un negozio che vendeva i prodotti di design artigianali realizzati da Daniela e dal suo compagno di vita e di lavoro Ingo Knuth. Oggi DMK si è trasferito nel nuovo quartiere di Isola e senza cambiare vocazione, conservando cioè gli oggetti di prezioso artigianato in legno insieme ai risultati della passione di Daniela per l’oggettistica e l’antiquariato. Nonostante il cambio di location l’aria che si respira è la stessa: quella di un bric-à-brac solo in apparenza caotico dove però si nascondono mille tesori e rarità che non vi aspettereste mai.
Fra stravaganti statuine, suppellettili di design, cartoline storiche, vecchi libri e vinili entrare da DMK è come lanciarsi in un’avventura, girovagare in una terra fantastica dove dietro ogni angolo saltano fuori tesori. Il magazzino di Daniela è una vera grotta delle meraviglie dove, a cercare e a scavare, troverete una immensa quantità di pezzi unici, raccolti nel corso di moltissimi anni e con un solo fil rouge: il gusto di Daniela, amante della natura e degli animali, che ha messo insieme questo bazar in più di quarantacinque anni di onorata carriera.
Decenni fa, Daniela incontrò il designer architetto Ingo Knuth, che diventò suo marito e con il quale fondò la DMK, società che progettava e produceva oggetti di design in legno, così speciali che vengono inseriti nei migliori negozi del mondo, Harrods ad esempio, e in importantissimi musei come il MOMA di New York. Il negozio DMK Daniela Mola diventa il contenitore di queste raffinate e affascinanti creazioni e della ricerca che la proprietaria continua a portare avanti a tutto campo, durante le sue avventure.
Oggi purtroppo Ingo Knuth non c’è più ma di quegli oggetti fantastici è rimasto ancora qualcosa nel mondo di Daniela, fatto di colori, animali e dell’oggettistica più varia inclusi anche capi vintage anni ’70 e ’80 di Yves Saint Laurent ed Etro. Entrare nel suo negozio vuol dire prendersi del tempo per guardarsi intorno e osservare con attenzione la miriade di prodotti che affollano gli scaffali, tutti con un loro carattere, un motivo di esistere l’uno accanto all’altro, un’identità. Entrare nel negozio di Daniela conoscendola vuol dire guardare quegli stessi oggetti con un entusiasmo maggiore, come se fossero la chiave di lettura di una personalità eclettica che di istruzioni segue sempre e solo le stesse: le sue.