Nishiki è l’esempio lampante di come un ristorante giapponese fusion di quartiere possa trasformarsi nel tempo in un punto di riferimento cittadino, ottenendo un meritato successo, grazie al lavoro sodo e alle ottime materie prime. Quando Nishiki ha aperto, ormai più di dieci anni fa, abbiamo iniziato a frequentarlo in modo costante sia per la sua posizione strategica che per l’ottima qualità delle sue proposte. Siamo in zona Scalo Romana, vicino a via Ripamonti, a Milano, un quartiere che sta rinascendo e dove oggi è sorta la Fondazione Prada, e che dodici anni fa risultava un po’ povero di attrazioni artistiche e/o gourmet. Ma con questo ristorante giapponese è stato fin da subito amore a prima vista (e a primo assaggio).
Il restyling che i titolari (lo chef Xiaobo e sua moglie Alessandra) hanno voluto apportare all’arredo all’inizio del 2018 ha dato al ristorante il giusto tono dal punto di vista estetico. Il locale è diventato perfettamente sofisticato e internazionale. I tatami nascosti dalle tendine per chi desiderasse una cena intima e raccolta, dove è possibile mangiare scalzi e seduti a terra, per esempio, sono stupendi ma ancor più belli i tavoli tondi e laccati attorniati da comode poltroncine e divani in velluto morbidi e accoglienti.
Il colore che ora predomina nella varie sale è un misto tra il blu e il verde che dona a tutti gli ambienti una sfumatura e una profondità del tutto nuove. Si chiama “Shaded Spruce” ovvero “Bosco Ombreggiato” . In memoria di quel bosco vicino al Lago delle Fate, ai piedi del Monte Rosa che rimanda Xiaobo a bellissimi ricordi di infanzia. Il contrasto con le decorazioni luminose e dorate che cadono dal soffitto rende l’atmosfera davvero soft e sensuale.
I piatti proposti hanno sempre avuto un tocco esotico e originale: un must to try sono gli “Nishiki Spoon”, dei piccoli cucchiai di ceramica sui quali vengono serviti bocconcini di pesce con accostamenti gourmet. Uno dei migliori è quello di salmone con uovo di quaglia e scaglie di tartufo. Troverete anche i grandi classici, dai vari sushi e sashimi misti, a carpacci e tartare. Poi ancora insalate con pesce scottato e tempura di vario tipo. Deliziosi gli stick di gamberi fritti accompagnati da una salsina piccante o ancora le tante varianti di uramaki. Da provare anche il black cod in salsa di miso, o i fiori di zucchina fritti e ripieni di tartare di gamberi. C’è davvero di che sbizzarrirsi.
Già da anni usano dei moderni tablet al posto dei menù cartacei, e la coccola iniziale del calice di Prosecco (o un succo di frutta per i bambini) offerto con una piccola entrèe fa capire che da Nishiki ci sanno davvero fare. Ed è per questo che tutti i clienti vogliono sempre tornare ancora e ancora.