Siete pronti a lasciarvi coccolare dalla famiglia Visconti in quel della campagna bergamasca? Tra ruderi, cascine, campi coltivati a maggese e altri a pieno regime, tornerete indietro nel tempo non appena metterete piede nella Trattoria Visconti ad Ambivere, alle porte di Bergamo.
Gestita dal 1932 dall’omonima famiglia, la Trattoria Visconti si trova in via De Gasperi, al civico 12, nel cuore di questo piccolo borgo rurale dal passato più che bellicoso. Tra Romani, Longobardi, Guelfi e Ghibellini e le tante guerre, lotte intestine e teste mozzate, Ambivere e i suoi fieri abitanti hanno avuto la meglio, coriacei e tenaci quali sono, preservando l’anima raccolta e intima del paese, circondato da valli meravigliose quali la Val Taleggio e la Valle San Martino, e dai fiumi Adda e Brembo.
E poco prima che scoppiasse la Seconda Guerra Mondiale, Leone Visconti, uomo temerario e lungimirante della frazione di Genestraro, comprò un edificio in centro paese con annessi terreni, con il “diritto a subingredire nella licenza di trattoria, per il prezzo di lire trentottomila”. E fu così che aprì i battenti la Trattoria Visconti. Orgoglio di famiglia da ben tre generazioni, oggi è gestita con cura e professionalità dalla nipote Maria Fiorella.
Il suo – quello di Fiorella – è un team che sa di casa ma che riesce ad andare oltre il concetto di osteria. Un servizio a cinque stelle, dove c’è chi si occupa di intrattenere e chi di prendersi cura di giacche, cappotti, chi vi suggerisce i piatti del giorno e le specialità di casa e chi vi guida nella scelta del vino per abbinare, accostare e accompagnare. E chi, infine, vi racconta la storia di questa famiglia e vi fa viaggiare.
Un viaggio nel tempo, nei ricordi di un passato che ritorna, fiero e orgoglioso, tra gli arredi. Oggetti d’antiquariato in ogni dove, quanto basta a rievocare. Tavoli, sedie, ceramiche dal sapore rurale e una mise en place semplice ma molto professionale: non un errore di centimetro o di qualità nei dettagli. Pezzi di storia alle pareti, ferri da stiro, ferri da contadino, un mobile, una cappelliera, una voliera e poi una vecchia credenza ora deputata a conservare l’eccellente selezione di vini di famiglia.
Una carta che sa di storia, terra e vino. Menù locale e a km zero. Prodotti dell’orto con erbe e verdure di stagione, ingredienti scelti con cura che arrivano dalle valli circostanti e una selezione di oli – solo le migliori etichette Made in Italy – tutti da degustare. Non potete perdervi i “Casoncelli di nonna Ida” e il loro raviolo fatto a mano. E poi vogliamo parlare del carrello del bollito “Sette Carni Sette Salse”? Solo per veri estimatori. E per chi adora i formaggi, c’è un carrello dedicato con salse e confetture fatte in casa e miele di autoproduzione da abbinare.
Per quanto riguarda i dolci, c’è solo da provare: torte da forno e dessert al cucchiaio, ovviamente tutti realizzati con ingredienti di stagione. Unica pecca? Davanti a cotanta ricerca, studio e cura nel voler preservare le ricette e il valore di un territorio così ricco in prodotti eccellenti e presidi Slow Food, forse si poteva fare di meglio con il pane. Magari fatto in casa con lievito madre.
E volete sapere qual è la chicca più curiosa della Trattoria Visconti? Una vecchia spazzola in legno di crine di cavallo per rendere impeccabile la vostra mise una volta usciti dalla toilette. Per chiudere un buon pasto, magari potreste pensare di crogiolarvi nella veranda sul retro della trattoria, paradiso segreto del relax durante la bella stagione o nei tiepidi pomeriggi d’inverno, fumando un sigaro e sorseggiando un buon distillato immersi nel verde delle valli bergamasche, tra i sapori e gli odori che sanno di casa.