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Lifestyle

Il vero significato della Festa della Donna

Perché dovreste regalare mimose il prossimo 8 marzo

L’8 marzo celebra la giornata internazionale della donna, più comunemente nota come Festa della Donna, un giorno in cui siamo abituati a festeggiare le donne della nostra vita, una sorta di appendice a San Valentino insomma. Per questo motivo – a detta di molti – la Festa della Donna è vista come un altro esercizio di marketing per vendere di più: fiori, gioielli, cioccolatini e via dicendo. Tuttavia il vero significato di questa giornata speciale, non potrebbe essere più lontano da finalità commerciali. Ecco perché ci siamo presi il tempo di capire il vero motivo per cui celebrare la Festa della Donna in questo 2017.

Fino al 1946 i diversi stati europei usavano celebrare la giornata internazionale della donna in date differenti, prima di raggiungere il consenso per l’8 marzo, occasione della commemorazione della manifestazione femminista tenutasi a San Pietroburgo nel 1917 e prima ancora di quella americana del 1857 “Women’s Garment Strike”.

La Festa della Donna è stata da sempre rappresentata – qui in Italia – dalla mimosa, che si usa regalare alla bella della nostra vita. Questa fantastica pianta è stata importata per la prima volta dall’Australia nel 1820 e vista la sua fenomenale velocità di crescita, è stata scelta come simbolo di amore e resilienza nell’Italia del dopoguerra. Ai giorni nostri si usa ancora regalare la mimosa ma ci si concede il lusso di mixarla a fiori più appariscenti per esaltarne ancora di più la bellezza.

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Ma l’8 Marzo non è solo un occasione per celebrare la donna della vostra vita – moglie, madre, fidanzata o sorella che sia – è anche un giorno di celebrazione dei traguardi sociali, economici, culturali e politici raggiunti dalle donne per ottenere lo status che hanno di fatto ad oggi. Nonostante sia innegabile il progresso raggiunto nell’ultimo secolo, c’è ancora tantissimo lavoro da fare per ottenere la parità a livello mondiale.

Nel 2016 l’Italia è stata inserita al 50esimo posto (su 144) nel World Economic Forum per la parità dei sessi. Nonostante possa sembrare un progresso se paragonato alla 77esima posizione raggiunta nel 2006, il paese in realtà ha fatto un significativo passo indietro a livello di partecipazione politica e pari opportunità. L’Italia è infatti stata inserita all’87esimo posto a livello mondiale nel 2006, ma nel 2016 siamo caduti alla 117esima posizione. A livello di parità salariale – confrontando lavori simili – l’Italia è a un orribile 127esimo posto su 144.*

Essere una donna in Italia dunque, vuol dire sopportare di vivere direttamente o indirettamente una forma di discriminazione sul posto di lavoro. Inoltre un dato di fatto è che i salari non sono minimamente paragonabili alla controparte maschile.

Quindi cogliete l’occasione questo 8 Marzo e ricordatevi di mandare alla vostra donna speciale un bouquet di mimosa, non solo per farle sapere quanto l’amate ma cosa ben più importante per mostrare il vostro rispetto per il genere e la consapevolezza della strada ancora da percorrere.

 

* Statistiche del World Economic Forum 

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