Se vi capita di passeggiare per Roma, magari nel cuore di Testaccio, e magari avete voglia di sorseggiare buoni cocktail preparati a regola d’arte, abbiamo scoperto un rifugio senza tempo che di certo sconvolgerà i vostri palati.
In una visione che sovverte l’ordinamento delle priorità, l’Angelineria si presenta come un cocktail bar con cucina, dove l’arte culinaria si erge a pilastro della miscelazione, invertendo la tradizionale gerarchia. L’inaugurazione del 15 dicembre è stata contraddistinta dalla presenza del bar manager Gianluca Morini, definito più “performer” che barman, grazie al suo passato da attore e regista. Morini si posiziona al vertice della scena musicale romana e assume la veste di direttore artistico, introducendo la musica all’interno dell’offerta enogastronomica con l’ambiziosa intenzione di estendersi ad altri ambiti culturali.
Da Angelineria i visitatori sono accolti da una gigantografia di Emma Maud Stevens, musa statunitense vissuta tra la fine dell’Ottocento e gli anni Sessanta del secolo scorso. Stevens, tra le prime tatuatrici donne, incarna l’icona freak e stravagante che dà il benvenuto ai clienti in uno spazio che si muove tra la storia millenaria della Città Eterna e un’atmosfera gattopardesca.
All’interno del vasto spazio a ferro di cavallo, con soffitti a volta che richiamano le antiche grotte utilizzate come magazzini, le coordinate stilistiche sono delineate da un mix eclettico di dettagli vintage.
Oltre il doppio bancone, gioiello artigianale umbro, il maestro Gianluca Morini compone oltre 60 alchimie bilanciate tra gusto e olfatto: cocktail di firma, spritz esclusivi e creazioni raffinate ispirate alla tradizione che spaziano dai primi del Novecento agli anni Cinquanta. Il capolavoro della casa è l'”Angelineria“, un connubio di mezcal, liquore al lampone, cognac e foglie di menta. Tra le peculiarità del locale spiccano l’Himbrini London gin e l’Old Tom, entrambi frutto della collaborazione tra l’imprenditore romano Junio Carchini e un maestro distillatore islandese. La caratteristica distintiva è la distillazione del gin con l’acqua dei geyser.
In questo angolo nascosto di Testaccio prende vita l’idea di “bere una fiaba“: l’Angelineria invita così a immergersi nell’ebbrezza di un sorso, a lasciarsi trasportare da una sinfonia di sapori e a vivere un’esperienza senza tempo, coniugando il fascino della Belle Époque con l’eleganza intramontabile dello stile New York degli anni Cinquanta.