Un’insegna vivace ed eclettica vicino al Ghetto di Venezia, diventata negli anni il punto di riferimento non solo di chi ama socializzare davanti ad un’ombra di vino, ma anche degli amanti del jazz e della musica dal vivo. Paradiso Perduto, osteria della tradizione veneta, è un autentico bacaro veneziano, dove il vino della casa è accompagnato dai famosi cicchetti, il “finger food” alla maniera veneziana.
Situato in Fondamenta della Misericordia 240, Paradiso nasce negli anni ’80 dall’idea di alcuni studenti universitari e diventa in breve tempo un crocevia della socializzazione, in un ambiente giovane ed eclettico. Come in ogni bacaro che si rispetti, al Paradiso Perduto non manca un’ampia scelta di cicchetti, non da consumare direttamente al bancone – come spiega l’emblematica insegna “vietato ormeggiare” –, ma al tavolo o, ancora, approfittando dello splendido paesaggio veneziano in riva al canale. Di sera, il locale si trasforma in jazz club e propone spettacoli di ogni tipo, famosi in tutta la Laguna. Non a caso, tra gli ospiti illustri che hanno deliziato Cannaregio con le loro note figura anche Keith Richards.
Il menu del locale si compone di specialità della cucina veneziana e cambia ogni giorno, in base alla disponibilità del mercato del pesce cittadino e alle idee dello Chef, lo storico gestore Maurizio Adamo. Sarde fritte e impanate, polpette e baccalà sono solo alcuni esempi dei cicchetti più classici che potrete gustare. Il fiore all’occhiello di questo storico bacaro è “il gran fritoin”, un tripudio di pesce fritto accompagnato dalla polenta. Immancabile l’accostamento con un calice di vino della casa, fornito da un produttore agricolo di Cividale del Friuli.
Certe tradizioni sono dure a morire e per fortuna. Paradiso Perduto è un’istituzione a Cannareggio, un punto di ritrovo in cui la vitalità e l’atmosfera conviviale sono il cardine di un locale nato ormai 40 anni fa, ancora oggi sinonimo di movida e spensieratezza veneziana.