Il 4cento lo annovero tra i locali “odi et amo” della mia vita. Ho iniziato a frequentarlo una quindicina di anni fa per cene a due “da ricordare”. La location, all’epoca soprattutto – ma ancora oggi – era fra le più suggestive di Milano. Sorge infatti dalle rovine della foresteria di un vecchio convento del 1400, nella periferia Sud di Milano.
Un arredo molto suggestivo e particolare, con poltrone Chesterfield vintage, lampade di design, e un giardino splendido corredato di cuscini, tavoli bassi e stuoie, lo rendono quasi un posto mistico. Negli anni è stato eletto a locale dove venire a ballare appena possibile con gli amici: feste esclusive con selezione all’ingresso rigidissima, musica alternativa, dj set e live unplugged… ambiente un po’ underground. Ancora feste di compleanno organizzate con i miei amici, aperitivi e chi più ne ha più ne metta! La Bella Vita… sì!
E invece oggi – che sono mamma – e cerco i locali dove sia anche proposta una gamma di iniziative rivolte ai più piccoli, ho scoperto che dal 2008 il 4cento propone alle famiglie milanesi, in cerca di un modo diverso per trascorrere la domenica, il Family Brunch: mentre i genitori gustano le delizie dello chef, i bambini sono impegnati in attività ricreative di vario genere e seguiti da specialisti del metodo “Bruno Munari“ (Munari è stato “uno dei massimi protagonisti dell’arte, del design e della grafica del XX secolo”, con una ricerca poliedrica sul tema del movimento, della luce e dello sviluppo della creatività e della fantasia nell’infanzia attraverso il gioco).
Oggi il “Menù 3.0” è firmato dal patron Max de Luca che, insieme allo chef Alessandro Cogliati, lo ha pensato così: quattro proposte con carne, pesce, green e una sezione dedicata allo zucchero (dolci).
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