Non so voi, ma io sono sempre per il salato. A colazione, pranzo e cena. A merenda e in hangover. Tra un croissant al cioccolato e uno al prosciutto e formaggio non ho mai il dubbio su quale scegliere. A volte vedo punti interrogativi negli occhi degli sconosciuti al bar mentre azzanno un mini panino prima di entrare in ufficio, nelle grigie mattine milanesi: “ma che ne sapete voi?!” penso sempre. Eppure, credetemi, Biancolatte fa eccezione. È uno di quei posti in cui verrebbe voglia di ordinare semplicemente… tutto!
L’ambiente è caldo e coccolo: a metà tra un bistrot francese e una catena americana, per la scelta più che altro. Ma anche molto cucina della nonna: per le torte di ogni tipo e per la preparazione a vista. Davanti ai vostri occhi vedrete impastare biscotti che nemmeno gli elfi di Babbo Natale a dicembre.
Ringrazio di averlo scoperto più vicina ai trenta che ai venti. E ringrazio anche perché quando correvano gli anni della mia infanzia non esistevano ancora posti così. Avrei sicuramente raggiunto l’obesità in fase pre-adolescenziale. E ciao ciao a inutili diete.
Dunque, la cosa che mi fa perdere la testa, al punto da mettere la sveglia un’ora prima (e scusate se è poco), è la meglio conosciuta colazione “da campioni”, o almeno, ai nostri tempi si chiamava così: pane caldo fatto in casa, burro e marmellata artigianale – quando in vena anche yogurt e macedonia – accompagnati sempre da svariati caffè, se non da cappuccino. Siamo pur sempre italiani e si sa, il caffè deve scorrere a fiumi nelle nostre vene per iniziare propriamente una giornata!
A pranzo vado sul sicuro con la piadina “Alpi”: tacchino, zucchine grigliate e formaggio d’alpeggio. Servita in un cestino così carino che mangeresti pure quello e accompagnata da tentatrici patatine (non ho mai visto nessuno ordinare l’insalata al loro posto). I miei amici invece le hanno provate tutte e fanno a rotazione.
Nei weekend per il brunch mi concedo un pasto completo. Ed è un piacere mischiare dolce e salato. Quasi non so da dove iniziare: una crèpe o una torta della nonna Lina? Cheescake o pasta? Quanto adoro i piccoli drammi domenicali, quando ci si può estraniare e avere il lusso di metterci mezzora a scegliere cosa mangiare, come fosse la questione più importante in assoluto della giornata. Non ho menzionato il gelato, wonderland dei più piccoli, tra tutti questi colori come si fa a prendere solo un due gusti?
Completa il tutto un delizioso angolo dedicato allo shopping dove troverete i prodotti artigianali e tutto il set necessario per riprodurre a casa un piccolo momento magico sulla vostra tavola. Se volete fare un figurone con amici o dopo una notte loca consiglio l’home delivery. Con tovagliette e tazzine abbinate farete colpo su chiunque. Trovatemi un/a cristiano/a che non adori svegliarsi nel mondo dei balocchi! Soddisfatti o rimborsati: saremo in debito di una colazione!