Il format “gastronomia con cucina”, che in realtà non fa che rivisitare un modello di ristorazione molto diffuso in passato, oggi spopola a Milano. Del resto è una formula vincente: la soluzione da asporto permette di risolvere agevolmente il quotidiano dilemma “cosa cucino oggi”, senza sporcare nemmeno una pentola, con la certezza di mangiare piatti di sostanza e qualità, mentre volendo concedersi un pranzo o una cena “serviti”, con anche piatti preparti al momento, ci si può accomodare in un ambiente piacevole e rilassante. Succede, nello specifico da CreDa (sì, si scrive così perché sono le iniziali dei due chef), aperto da una manciata di mesi in quella che è ormai diventata una via ad alto tasso gourmet: via Orti. L’ambiente è di quelli che invogliano ad accomodarsi: il pavimento di cementine, il piccolo camino, i tavoli in legno e marmo, i piatti spaiati ma tutti deliziosamente decorati, e il sapiente utilizzo di tessuti e cuscini colorati, fanno sentire veramente a casa. Ma c’è anche un piacevole dehor esterno, arricchito da piante e da qualche tavolino dai colori accesi, perfetto per la bella stagione.
Crescenzo Morlando e Dario Pisani sono due chef poco più che trentenni di origine campana, entrambi hanno alle spalle esperienze in importanti cucine internazionali e stellate, e dopo aver lavorato fianco a fianco per diversi anni nella scuola de La Cucina Italiana, hanno scelto di suggellare il loro rapporto professionale e la loro amicizia lanciandosi insieme in questa nuova avventura. Con tali premesse, va da sé che CreDa prenda le mosse dalla cucina tradizionale partenopea, intrisa di quell’amore che solo i ricordi delle nonne sanno rievocare, unita a un’attenzione all’eccellenza delle materie prime e a una volontà di offrire al cliente un’esperienza di piacevolezza a 360°, molto contemporanee.
Il menù comprende le pietanze del banco gastronomia, preparate fresche tutte le mattine, tra cui la parmigiana di melanzane, le polpette al ragù, gli gnocchi alla sorrentina e tanto altro, ma a pranzo e a cena si possono ordinare al momento piatti espressi come pasta e patate, spaghettone aglio, olio, peperoncino e peperone crusco, baccalà maritato. E tra i dolci come potrebbe mancare la pastiera? Ma c’è anche il sempreverde e trasversale Tiramisù e la torta “Mi Creda” con cioccolato fondente e amarene, simbolo della pasticceria Morlando, l’attività di famiglia di Vincenzo.
foto cover: Carlotta Coppo