Milano città della moda, del design, delle opportunità, ma anche – e soprattutto – del buon bere. Ragione per cui quando al tavolo non arriva un cocktail “fatto bene”, si rosica. La zona dei Navigli, come è ormai noto, rientra nell’albo di quelle consacrate alla vita notturna: il “Tomorrowland dell’happy hour” va in scena qui, al cospetto del fascino delle case di ringhiera. È per via delle numerose insegne in cui ci s’imbatte che spesso risulta insidioso trovare il proprio posto del cuore. Quindi, se ancora non avete avuto questa fortuna, prendete carta e penna e segnatevi l’Elita BAR.
Meta imprescindibile per molti degli assidui frequentatori del quartiere, questo locale dà lezioni di stile: un po’ underground, un po’ rock, un po’ pop, è energia allo stato puro. Drink e piatti sfilano sulle note di playlist ritmate che vengono messe in pausa solo al momento della chiusura, in tarda serata. Poi, il giorno dopo si ricomincia.
Alla base dell’Elita BAR c’è un insieme di valori che coincide con la condivisione di momenti e passioni. È il cocktail bar degli amici di una vita e delle nuove conoscenze (a patto che non siano noiose); è degli esploratori delle culture e delle subculture musicali ed è dei semplici curiosi. È di chi non si stanca a scavalcare – almeno con la mente – i confini geografici. I pezzi riprodotti o suonati live dai musicisti e dagli immancabili dj guests di elettronica, sono un richiamo alle terre promesse del clubbing. Così, tra una traccia e l’altra, si avvicina la Germania, l’Inghilterra o qualsiasi paese si stia pensando, si riscopre il bello dell’Italia e dello stare insieme.
Pochi fronzoli e tanta sostanza. L’Elita BAR trasuda una semplicità potente come un pugno allo stomaco, diretta come il claim all’ingresso, ben visibile sulla parete dietro il bancone. Niente spoiler, andateci per scoprire cosa c’è scritto. Il design, dunque, non può che essere minimal (ma curato, ça va sans dire), con twist post industriali: tavoli e sedie di ferro all’esterno, arredi dalle tonalità scure all’interno, resi vivaci da chicche stravaganti sparse qua e là, perfino dove non ce le si aspetta.
Il menù completa il tutto con coerenza; segue il corso delle stagioni e mette al primo posto la qualità della materia prima. Burgers, pasta, fish and chips, secondi di carne e pesce, spalleggiati da una buona carta di vini e birre. I drink meritano una menzione speciale: preparati con sapienza, soddisfano i gusti di chiunque. Se avete palati esigenti, sfidate i barman; a loro piace sperimentare. Col gin tonic non si scherza: una garanzia in fatto di mix di sapori, freschezza ed equilibrio. Non a caso l’Elita BAR detiene il merito di precursore della “febbre del gin” (adesso sapete a chi dare la colpa), perciò i distillati utilizzati e che vengono sorseggiati sono di livello. Provare per credere.
Insomma, andateci in qualsiasi momento della giornata: a pranzo, per l’aperitivo, a cena o dopo cena. Ma fatelo solo se siete intenzionati a svagarvi, a incontrare gente e ad ascoltare tanta buona musica.