Cova, Cova, Cova… Che tentazione! Bar pasticceria o boutique di lusso?
Difficile distinguerla dalle vetrine satinate dei grandi della moda che si contendono il primato della Via per eccellenza del quadrilatero a colpi di visual merchandising strabilianti.
Cova come melting pot internazionale, come pausa shopping delle nobildonne – vere o presunte – rimaste a popolare le nostre città, ma anche come light lunch, come pausa caffè o sala da thè sempre più frequentata da fashion addicted di tutto il mondo, soprattutto durante le amate/odiate fashion week.
Che vogliate prendervi uno spuntino take away da gustare in luoghi più intimi o che preferiate sedervi sotto gli enormi lampadari di cristallo, il risultato è assicurato: il vostro palato vorrà fare l’abbonamento a questo indirizzo del gusto e della tradizione ahimè non più italiano (recentemente acquisito dal gruppo francese LVMH che sicuramente ne avrà fiutato la potenzialità senza tempo). Panettoni e praline ma anche cioccolato, creme e pasticcini di tutti i tipi per gli amanti del dolce. Personalmente non riesco a fare a meno dei deliziosi tramezzini a base di pesce: tonno e salmone i miei preferiti.
Difficile tornare al lavoro dopo tanta bontà!