Six, è uno spazio multiforme che comprende molte anime, tra cui una galleria di design dove tutto ciò che si vede è in vendita, un cocktail bar e un ristorante. Nato nel 2017 sui Navigli per volere dell’imprenditore nel campo della musica e del design Mauro Orlandelli, da poco meno di un anno ha traslocato nel vibrante distretto di Porta Nuova. È caratterizzato da ambienti fluidi, organizzati per aree senza soluzione di continuità, non stupisce quindi che anche gli spazi adibiti all’enogastronomia puntino molto sul concept architettonico, che è moderno, lineare ed elegante.
Progettato dall’architetto Francesco Rota, vede al centro della sala, circondata da ampie vetrate, uno scenografico bancone in pietra lavica di 15 metri, circondato da una serie di isole con sedute e piani di altezza differenti, adattabili a varie occasioni. Ma la vera chicca è il terrarium, una vasca in cui crescono erbe aromatiche e spezie usate da cuochi e barman per le loro creazioni. Gli spazi esterni sono concepiti per attenuare la distanza tra indoor e outdoor e creare un osmotico fil rouge tra il locale e il carattere moderno e inclusivo del quartiere. L’architetto paesaggista Francesca Scalise ha selezionato piante aromatiche, arbusti sempreverdi e piante a foglia caduca, giocando volutamente, per gli interni, con piante di grande dimensione, che ben si adattano agli imponenti spazi di tutta la struttura.
Six è aperto dalla tarda mattinata fino a sera, è quindi ideale per un pranzo di lavoro (con una luce incredibile), una merenda informale, un aperitivo o una cena gourmet in un ambiente cool e internazionale. Il menù di Six Restaurant Club, creato con la consulenza di Andrea Colombo e la gestione di Jacopo Calcagnile, si distingue tra un business lunch con una selezione di piatti ristretta ma ben pensata, e una cena fine dining che si allinea a un mood più internazionale, pur non perdendo mai di vista la tradizione mediterranea. I punti fermi in cucina sono gli ingredienti biologici e a filiera corta, il rispetto della stagionalità, e la sostenibilità.
Prevalentemente di pesce, il menù serale spazia da grandi piatti di crudo, ostriche e caviale, al ceviche, a primi di mare come tagliolini neri alla granseola o spaghetti ai ricci di mare con tartare di gamberi rossi, ma per i carnivori indefessi al momento ci sono anche un sashimi di lomo argentino e un lomo argentino con friggitelli.
Dietro al bancone del bar, il creativo mixologist Gabriele Dodi e la sua squadra danno vita a cocktail di ricerca dal forte impatto di gusto ed estetico, realizzati con tecniche d’avanguardia, come fermentazioni sottovuoto e mix inediti, ma ci sono anche i grandi classici, leggermente rivisitati.