Mi emoziona raccontare l’esperienza alla Trattoria La Madia. Lasciandovi Milano alle spalle, rivolti verso la Franciacorta, ci si addentra nel verde delle alte colline del bresciano, piene di viti, piccole cittadine e paesi, molte cantine e tanti prodotti unici.
Un legame di amicizia lega lo chef Michele Valotti e la compagna Silvia a innumerevoli piccoli produttori di zona, scegliendo solo ed esclusivamente produzioni locali, ognuna con una storia differente. E questa stessa storia la ritroviamo nei piatti, con profumi, sapori e forme sempre diverse, proprio perché in casi come questi non si può avere una perfezione industriale, la materia prima non è sempre uguale.
La specialità del posto è indubbiamente la carne ovina cucinata ed esaltata come non ho mai avuto occasione di gustare… nemmeno in Abruzzo, dove la pecora è santa! Tagliatelle fatte in casa con il ragù di pecora, affumicata e cotta in fieno di monte, cotta arrosto, servita con yogurt o cucinata con finocchietto ginepro ed elicriso, un fiore dalle proprietà antistaminiche e antinfiammatorie.
Tra i secondi c’è da impazzire: oltre alla pecora il menù propone polpette di cavallo, anatra confit con la salsa all’uva fragola, maiale stracotto con te rooibos e crema di mele, manzo alla brace e piccione al forno. Non so se riesco a farvi abbracciare l’intensità e l’identità di una proposta gastronomica come questa. Una piccola nota sui formaggi, rigorosamente a latte crudo – quindi non pastorizzato – e del territorio. Ogni forma preserva la flora batterica originale e consente di avere quindi sapori più o meno intensi, di colori diversi, proprio perché cambia l’erba brucata e le aree dove gli animali hanno pascolato. Ma potrei parlarvi anche delle verdure, della frutta e dei vini! Ma lascio a voi la gioia di qualcosa da scoprire…
La Madia offre un’esperienza indimenticabile, il trionfo di sapori veri, a volte così nuovi e forse troppo complessi per essere apprezzati fino in fondo. Un locale abbarbicato in cima a una stradina, con una vista meravigliosa sulle colline sottostanti, un ambiente davvero accogliente e caloroso grazie a una brigata che lavora con passione e grande dedizione.
Indubbiamente non è facile arrivarci, non troverete sempre posto, dovrete forse spendere anche una notte fuori dormendo in zona. Tuttavia siate consapevoli che tornerete a casa arricchiti da un’esperienza incredibile, sentendovi forse anche vagamente colpevoli per non aver scoperto prima che esistono ristoratori che ancora, faticosamente, cercano di lavorare seguendo filosofie piuttosto radicali e talvolta estreme.
Andate a cena a La Madia, se lo meritano. E anche voi.