Zaïa

Aperto a Febbraio 2023 in Piazza XXIV Maggio all’interno dell’ hotel Aethos, il ristorante Zaïa non ha potuto non attirare l’attenzione per ben più di una ragione. Lo stesso Benjamin Habbel, giovane imprenditore americano fondatore del gruppo Aethos, afferma “Vogliamo che Zaïa diventi il nuovo place to be in città, dove scoprire una cucina di qualità, influenzata dalle tradizioni gastronomiche dei Paesi del Mediterraneo, con un twist unico” e sembra che questo ristorante abbia tutte le carte in regola per raggiungere il suo obiettivo. Il design contemporaneo, ricercato ed elegante della location è stato affidato agli interior designers di Astet Studio di Barcellona. I colori caldi, come il verde bottiglia ed il sabbia, insieme agli inserti in legno, giocano un ruolo chiave per un ristorante che richiama terre affascinanti ed esotiche all’occhio e non solo al palato e non manca di catturare lo sguardo per diventare soggetto di diversi scatti da postare.

Photocredit@PionStudio

Parliamo però di ciò che davvero lo rende un vero place to be&eat. Zaïa è un luogo vibrante e vivace dove la condivisione e la scoperta di nuovi sapori sono al centro dell’esperienza gastronomica. Dietro ai fornelli trovate gli Chef Luigi Gagliardi e Dario Guffanti, la cui alta formazione è avvenuta in cucine dai nomi altisonanti sia all’estero che nel capoluogo meneghino, solo per snocciolarne alcuni, pochi ma efficaci: Carlo e Camilla in Segheria, Maio ed Il Marchesino di Gualtiero Marchesi. Ispirato ai sapori del mar Mediterraneo, dall’Italia all’Africa settentrionale, il ristorante esplora le origini culinarie delle sue coste e le reinventa in chiave moderna ricorrendo sempre e solo ad ingredienti freschissimi scelti in base alla loro provenienza, alla stagionalità e soprattutto alla migliore qualità.

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Alla carta sono presenti anche creazioni che strizzano l’occhio all’estro e all’esperienza di Yotam Ottolenghi, famoso chef, imprenditore e scrittore anglo-israeliano, come rivelano gli stessi Gagliardi e Guffanti e che i colorati piatti da portata firmati Ottolenghi confermano. Lo spazio è suddiviso in due ambienti da una tenda di velluto che separa la sala del ristorante dall’area riservata ai members del nuovo Aethos Club: intima e rilassata, permette di provare la sensazione di trovarsi in un vero salotto di casa, tra poltrone e punti luce studiati ad hoc. Chic ed esclusivo certo, Zaïa riserva però qualche sorpresa: un’altra area distaccata è infatti dedicata all’amatissima, ed altrettanto mediterranea, pizza, e qui si possono assaporare i lievitati preparati dal giovane chef campano, o meglio, napoletano, Umberto Iervolino.

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Abbiamo scoperto Zaïa e possiamo senza dubbio ritenerlo un locale a dir poco perfetto per una metropoli come Milano ma anche per Parigi, Londra, Berlino, New York e molte altre città ricche di stile e amanti di sapori e luoghi ricercati.