Dietro ad un piatto apparentemente semplice come il crudo di pesce si nascondono tecniche e abilità che in pochi posseggono, ma che lo rendono uno dei must degli ultimi anni. Non è un caso che la missione dello storico ristorante partenopeo Crudo Re sia quella di “restituire a Napoli la propria vocazione marinara attraverso l’arte del crudo di pesce”. L’affezionata clientela dell’attività – aperta più di 10 anni fa dal patron Gianni Liotti – conferma il successo della sede di via Carlo Poerio 45/46, un ritrovo chic dove viziarsi con un menu esclusivo.
La location elegante del locale preannuncia il tipo di esperienza che possono qui vivere i clienti, a partire dal Bar à Champagne all’ingresso, dove si possono degustare cinque diverse etichette di Champagne e una selezione di cocktail classici della mixology. La sala è curata nei minimi particolari, con la cucina a vista da cui osservare il lavoro meticoloso dello staff, tavoli in marmo verde del Guatemala e una parete dipinta a mano nei toni del rosso. Vera chicca del locale è la cantina che custodisce più di 13 mila bottiglie, tra grandi classici italiani, etichette di piccole realtà artigianali e i migliori Champagne francesi.
Nel menu, ovviamente, i crudi regnano sovrani; non a caso, uno dei cavalli di battaglia del locale è il Plateau Royale: uno scenografico vassoio d’argento dove ostriche, tartufi e gamberi sono serviti sopra ad un letto di ghiaccio. Le portate calde non sono però da disdegnare, basti pensare che due dei piatti must del locale sono lo spaghetto con i cannolicchi e le fettuccelle con soffritto di mare, voci immancabili in un menu fornito di pietanze classiche e rivisitazioni fusion di gran fascino.
Gianni considera il proprio locale come uno stile di vita, fatto di amicizia, ospitalità e cura dei dettagli. I clienti qui vengono considerati come amici e la loro soddisfazione è l’obiettivo primario di tutto lo staff che a sua volta si considera una famiglia. Grazie a ciò, quella di Crudo Re si è sempre riconfermata negli anni una formula vincente.