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I Ristoranti a Torino da Provare a Febbraio

Food lovers, a voi dieci proposte per una cena alla scoperta degli imperdibili della gastronomia torinese

A febbraio, quando la nostalgia del tepore primaverile inizia a farsi sentire, tutto ciò di cui abbiamo bisogno è un piccolo compromesso, la carezza di consolazione di una pietanza calda gustata davanti a un bel fuoco o un dolce speziato che ci faccia apprezzare la sonnolenza dell’inverno ancora per un po’. A pochi mesi dal trionfo di profumi della primavera, la bella Torino va avanti a confortarci con le sue delizie invernali tra tradizione e innovazione, senza mai essere scontata.

Tra cremosi gnocchi di funghi e castelmagno e croccanti fette di pane fumante fatto in casa, la città sabauda saprà tenervi buoni fino alle prime fioriture di marzo. Ma febbraio regala anche il divertimento nella sua forma più essenziale, con un carnevale che trasforma le strade di Torino in coloratissime costellazioni di coriandoli. Carri in festa, ragazzi mascherati e tante opportunità per provare i sapori della tradizione piemontese, a partire dai friciò, aromatiche frittelle con uvetta profumate al limone, fino al rinomato gianduiotto, il cioccolatino dall’involucro dorato nato a Torino nel lontano 1866.

È il vostro momento per scoprire una città dalle mille sfumature, che da secoli strega gli occhi (e la lingua) dei viaggiatori con un mix di bellezze e di atmosfere introvabili da qualsiasi altra parte. Continuate a leggere per conoscere i dieci ristoranti a Torino da provare a febbraio.

Cannavacciuolo Bistrot

Via Umberto Cosmo, 6

CHIAMANAVIGATORE

Nata per conciliare le sue origini campane con le tradizioni della sua terra adottiva, la cucina del bistrot torinese di Chef Antonino Cannavacciuolo non è fatta solo per il palato, a venir servita al tavolo è un’autentica opera d’arte, da godere con la vista ancor prima che con il gusto. Alla guida del distaccamento piemontese c’è Emin Haziri, giovane e talentuoso chef dall’esperienza internazionale a cui Cannavacciuolo ha affidato le redini della cucina. Oltre al menù a la càrte, si propongono tre menù degustazione di cui uno esclusivamente vegetariano. Tra le proposte: tonno vitellato con maionese di bottarga, gnocchi di patate, foie gras e finferli e sedano rapa con tartufo e spuma di pecorino.

Piano 35

Grattacielo Intesa Sanpaolo, C.so Inghilterra, 3

CHIAMANAVIGATORE

Buono, bello e semplice. Questo il motto di casa da Piano 35, dove lo Chef Marco Sacco, affiancato dallo Chef Resident Christian Balzo, reinventa la cucina piemontese in un’ottica completamente rivoluzionaria. Decoratosi di una stella Michelin a soli otto mesi dall’apertura, il locale è il punto luce pendente di qualche nuvola di passaggio, un vero gioiello sospeso a quasi 170m d’altezza. Un luogo elegante e minimalista, arieggiato dal contrasto tra il bianco immacolato delle pareti e il verde vivo delle piante che ne ornano la balconata. Piano 35 propone una collezione di piatti che cambiano quotidianamente per una veloce ma raffinata pausa pranzo e una serie di intriganti itinerari per assaporare le creazioni “stellari” degli chef.

Unforgettable

Via Lorenzo Valerio, 5B

CHIAMANAVIGATORE

Ricercato ristorante tra Valdocco e Quadrilatero che fa della riservatezza e dell’eleganza i suoi cavalli di battaglia. Adatto ad un pubblico maturo e senza riserve nella selezione degli alimenti, il locale stellato dello Chef Christian Manduro offre alla propria clientela la possibilità di scegliere tra due menù: il primo focalizzato sulla sensibilizzazione al consumo responsabile della carne, dove i prodotti di origine animale sono affiancati alla portata come contorno di una pietanza vegetale. Il secondo è invece un trionfo per gli amanti delle proteine, che saranno guidati nella degustazione di una serie di piatti all’insegna della filosofia zero waste e nei quali viene utilizzata ogni parte edibile dell’animale.

Magorabin

Corso S. Maurizio, 61B

CHIAMANAVIGATORE

Nella tradizione piemontese, il magorabin è l’uomo nero che spaventa i bambini nelle favole, fortunatamente, il ristorante torinese ne conserva solo il colore. Magorabin è la perla nera della città, un locale raffinato e dai toni scuri che permettono di far risaltare al tavolo i veri protagonisti della cena, i capolavori culinari dello chef Marcello Trentini. Le creazioni della cucina vantano la policromia di un fiore tropicale e l’eleganza del manto di un animale selvatico, ipnotizzando l’ospite con una spirale infinita di sapori. Le proposte spaziano dalla dieta mediterranea classica a quella vegetariana, con una particolare attenzione sulla “contaminazione costiera” delle portate con prodotti ittici.

Opera

Via Sant’Antonio da Padova, 3

CHIAMANAVIGATORE

Opera è il progetto della famiglia Cometto, ristorante dall’indiscussa eleganza che non perde però per questo in intimità e confortevolezza. Tra volte a botte, mattoni a vista e delicate luci calde, il locale dà il benvenuto all’ospite con la confidenza di un gentiluomo d’altri tempi, un baciamano che in questo caso prende le sembianze di un menù di benvenuto per un aperitivo con un soft drink o una flute di bollicine. Infinitamente devoto alla filosofia del maestro Gualtiero Marchesi, lo chef di Opera Stefano Sforza porta in tavola i sapori del Piemonte nella loro essenza più elementare, privilegiando il sapore autentico a quello “guidato” da altri toni.

Aroma

Via Monferrato, 23

CHIAMANAVIGATORE

Una location sobria e lineare per una cucina che è una vera e propria esplosione di colore. Aroma è il risultato della dedizione di due giovani imprenditori, i fratelli Diego e Denis Lamarca. Fedeli adepti del credo “pochi ma buoni”, hanno scelto di puntare sulla qualità del servizio riservando le loro attenzioni a un numero di circa 25 coperti. Al menù, che segue assiduamente la stagionalità degli ingredienti, piace parlare delle esperienze estere dello chef, instancabile nella sua ricerca di punti di contatto tra la cultura nazionale e internazionale. Ecco quindi che nascono piatti dai sapori esotici come il petto d’anatra con ananas e foie gras o la sfera al cioccolato fondente con frutto della passione.

Recina

Via della Misericordia, 4F

CHIAMANAVIGATORE

Recina è un progetto nato dalla voglia di mettersi in gioco, un ristorante che porta un po’ di sole ligure tra le colline piemontesi con un’offerta gastronomica tipicamente costiera. Da Recina “la gastronomia dell’angolo” di design, vi ritroverete catapultati ai tempi di quella vacanza in Liguria con gli amici, di una sera seduti in costume sul lungomare di Alassio e con un succulento cartoccio di focaccia al formaggio fumante tra le mani. “Focaccia e cucina” è la formula con cui i proprietari del locale, già noti nel panorama della ristorazione torinese grazie a Gaudenzio, hanno deciso di ampliare la loro proposta. Dal menù: trofie di castagne al pesto e patate, taco di brandacujun con salsa al prezzemolo e l’imperdibile focaccia alla Recina, in tutte le sue sfumature.

Lo Scugnizzo

Corso S. Maurizio, 34B

 

CHIAMANAVIGATORE

A pochi passi dalla Mole Antonelliana si trova una delle più antiche pizzerie di Torino, lo Scugnizzo, che dal 1973 delizia i palati dei piemontesi con la sua ottima pizza napoletana. Un locale classico e per tutti, con una selezione di impasti e di ingredienti che fa sentire tutti i 40 anni di storia dell’attività. Tra i grandi vanti del locale la cottura delle pizze rigorosamente in forno a legna, elemento chiave di un buon risultato finale. Che stiate cercando un locale per una piacevole serata tra amici o per una cena di famiglia, da Scugnizzo sarete certi di trovare tutto il calore e la generosità partenopea.

Sibiriaki

Via Gian Francesco Bellezia, 8G

CHIAMANAVIGATORE

Non c’è niente di più bello di varcare la soglia di casa e sentirsi avvolti dal tepore di una stufa dopo una giornata passata nel gelido inverno piemontese. Se conoscete questa sensazione, preparatevi a riviverla entrando da Sibiriaki, il ristorante che porta un pezzetto di Russia tra le vie di Torino. Luci soffuse, mattoni a vista e solido legno scuro non saranno gli unici elementi a sciogliere il rigido freddo del nord, ci penseranno soprattutto le portate del viaggio enogastronomico offerto dagli osti e le oltre 40 varietà di vodka selezionate dai proprietari. Per gli amanti dei gusti forti e degli aromi decisi, la cucina di Sibiriaki propone piatti come il Plov (riso a chicco lungo, agnello marinato, uvetta e semi di zucca), il Kola (pernice, pinoli siberiani e frutti di bosco) e un sorbetto alla vodka.

Alma Latina

Via Giuseppe Baretti, 8

CHIAMANAVIGATORE

Alma Latina è un trionfo di colori, un’esplosione di gioia che scaturisce direttamente dalle papille gustative. Unico nel suo genere, il ristorante ha scommesso su una cucina 100% gluten free e, con qualche sporadica eccezione, anche priva di lattosio. Come se non bastasse, non è difficile trovare nel menù anche proposte vegane e vegetariane, fattore che fa di Alma Latina “il” locale, il più inclusivo della città sabauda. Avrete la possibilità di assaggiare un’infinita varietà di quesadillas, tacos e fajitas tra piante tropicali e psichedelici teschi messicani, che aspettate? Non vi resta che procurarvi qualche amico e una scusa per fare festa.

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