Romantica, elegante, una perla dell’architettura romana nella collana del fiume Adige, Verona non si smentisce mai. Impossibile non ammirarne la riservatezza, così inusuale per una grande città italiana e allo stesso tempo così identitaria, i vicoli del centro, le piazze in stile medievale che risplendono dei colori vivi dei fiori nella bella stagione e stregano con la solennità della pietra in inverno. È una magia misteriosa quella di Verona, un piacevole sortilegio che fa provare anche a chi la visita per la prima volta una dolce malinconia, come quando dopo molto tempo si torna in un luogo intriso di bei ricordi.
Se lo spirito di Shakespeare si diletta giocando questo melanconico tranello, dall’altra parte l’anima più mediterranea della città alleggerisce l’atmosfera con il calore tipico del Bel Paese. Ed ecco che la nuvola del passato si dirada, spazzata via dal vento della voglia di qualcosa di nuovo, di italiano, di veronese. C’è per caso qualcosa di più italiano di un ristorante di qualità? E qualcosa di più veronese di una macelleria gourmet? Ovviamente si tratta di una domanda retorica perché si sa, alcuni dei piatti più iconici della tradizione culinaria veneta prevedono una grande conoscenza delle carni, implementate alternativamente per la realizzazione di piatti poveri e di recupero, come il risotto al tastasal (l’impasto avanzato dalla lavorazione dei salumi,) o per ricette ricche e riservate alle grandi occasioni come la pastissada de caval (uno stracotto di cavallo dalla laboriosa preparazione).
Oggi vi portiamo a scoprire un locale che unisce la genuinità del rapporto con il macellaio di fiducia e il respiro metropolitano di un ristornate contemporaneo. Mani basse per la location di The Butcher, che si sviluppa in tre affascinanti sale, ognuna con la sua personalità. Se quella che cercate è un’esperienza unica con la U maiuscola, allora vi consigliamo di prenotare lo Chef Table, una sistemazione d’eccezione per una cena indimenticabile a tu per tu con il team di cucina. Travi a vista, eleganti sedute in pelle e tavoli in legno nudo è ciò che potete trovare invece nella Sala del Toro Destriero, un’ambiente caldo e accogliente che può ospitare fino a 12 persone. Per chi invece pensa a una cena lontano dal chiacchiericcio degli altri tavoli, The Butcher mette a disposizione un privè con tanto di scenografico tavolo convivale.
Indiscutibile il pregio della materia prima che il Titolare Antonio Guerra reperisce unicamente da piccole produzioni artigianali, rispettando la filosofia dell’alimentazione 100% naturale e appoggiandosi ad allevatori ancorati ai metodi tradizionali, che possono garantire elevati standard di qualità. Responsabile dell’esaltazione di tale eccellenza è Julio, Executive Chef di The Butcher che con la sua brigata rende concreto un sogno di sostenibilità e autentico mangiare.
Il risultato di queste scrupolose attenzioni? Pietanze da frollature dry aged che faranno sfiorare agli amanti della carne l’estasi dei sensi. Una cena degustazione da The Butcher è come uno spettacolo teatrale ma senza finzioni: il sipario si apre su una battuta di Garronese Veneta, semplice, fresca, dal sapore delicato, per poi proseguire con delle polpette che sono come croccanti scrigni ricavati da carni frollate, pesto, cipolla agrodolce e maionese al pistacchio. Nel primo atto, un cremosissimo spaghetto mantecato al grasso di Patanegra e nel secondo una succulenta guancia di vitello cotta a bassa temperatura. Per dare il colpo di grazia alle papille gustative, l’atto finale prevede un brownie al cioccolato con ganache al caffè, gelato al dulce de leche salato e polvere di lampone.
Purtroppo, il nostro umile impegno a mettere nero su bianco ciò che è The Butcher non rende lontanamente giustizia all’esperienza, per questo vi raccomandiamo di chiamare quanto prima questo tempio del gusto veronese per prenotare una cena che, garantito Flawless, non dimenticherete tanto facilmente.