Tre parole per descrivere Giacomo: istrionico, energico, appassionato. Giacomo Bulleri è un ultranovantenne di origine toscana, trapiantato a Milano da tantissimi anni e che ha ancora oggi un’energia pazzesca, contagiosa e che lascia il segno. A Milano ha creato il suo piccolo impero gastronomico, oggi gestito perlopiù dalla figlia, dal genero e dai nipoti. “Piccolo Impero” perché solo nella stessa via Sottocorno esistono ben cinque attività che portano il suo nome. Il Ristorante Da Giacomo, con cucina prevalentemente di pesce (il primo ad essere aperto), Giacomo Bistrot, con un arredo parisienne ricco di velluti e broccati, sofisticato e raccolto, modaiolo e super frequentato. Nel marciapiede di fronte invece troverete la Pasticceria, gestita dalle nipoti e un Tabacchi gastronomico. Altre due sono le insegne di sua gestione, proprio in Piazza del Duomo: Giacomo Arengario e Giacomo Caffè, all’interno del Palazzo Reale. Infine, come ciliegina sulla torta, la recentissima apertura di Giacomo Rosticceria, sempre in via Sottocorno.
Dall’estate 2017 – in quella che è una bellissima villetta con giardino e pergolato adiacente al colorato ed esotico villaggio operaio di via Lincoln – Giacomo ha aperto la rosticceria. Decisamente sui generis. All’ingresso si viene accolti da un faraonico bancone in vetro che espone prelibatezze di ogni tipo, cottura e dimensione. Queste si possono ordinare per l’asporto oppure consumare in loco. La Gastronomia è infatti un piccolo ristorante, con servizio ai tavoli, disposto su due piani e con un dehors esterno adornato da vite canadese, adorabile e accogliente. Al piano superiore, un’altra sala con pareti verdi, le onnipresenti mattonelle di graniglia tipiche dell’800 e l’ arredo in legno rendono l’ambiente ricercato e chic. Consiglio flawless: se doveste organizzare un incontro romantico chiedete il tavolino da due sul balconcino. Intimo e sofisticato, sarà sicuramente molto apprezzato…
La gastronomia la fame si porta via? Decisamente sì. La prima volta che siamo state a pranzo la tentazione era davvero quella di ordinare tutto, tanto il menù si presenta ricco e gustoso. Piatti come l’intramontabile lasagna alla bolognese o il vitello tonnato non mancano mai. Immancabile sono la porchetta e la pappa al pomodoro (Giacomo è pur sempre toscano) e ovviamente per chi non mangiasse carne c’è qualche piatto di pesce oltre a vari contorni di verdure. E poi ci sono le sfiziosità e i fritti, da consumare magari nell’attesa, con un buon calice di vino: arancine, panelle siciliane, crocchette o i milanessissimi mondeghili sono asciutti e croccanti al punto giusto.
I prezzi oscillano tra i € 5,00 e i € 16/18,00. Si pranza in media con € 25,00 bevendo anche un calice di vino. L’ Arredo è elegante e chic, come in tutti i ristoranti che portano il nome “Da Giacomo”. Carta dei vini piccola ma buona, se si considera che siamo in una gastronomia “di quartiere”. Assolutamente consigliato se anche voi siete amanti del bello – soprattutto se antico – e del buono!