Via Belvedere rispecchia le due facce di Bologna. A metà strada fra il fascino di Piazza Maggiore e la movida di via del Pratello, la zona è tornata in auge dopo un progetto di riqualificazione urbana e oggi è la meta preferita di tanti giovani che amano divertirsi nei locali intorno al Mercato delle Erbe. Chi, invece, vuole godersi il proprio drink in un’atmosfera intima e senza sgomitare non ha dubbi: sceglie il Bizarre.
Una vera bomboniera della miscelazione – soltanto dodici posti a sedere all’interno – che già dal nome, cocktail boutique, mette in chiaro la sua mission: far sentire il cliente a casa e coccolarlo con un servizio e un’offerta di alcolici unica. L’idea parte dai proprietari di Altro?, gruppo di locali all’interno del Mercato dove, invece, la quiete è cosa rara. Una scelta coraggiosa e che vuole offrire un’esperienza – anche sensoriale – del tutto diversa: se sei in un posto pieno di persone, che spingono e parlano ad alta voce, come fai a goderti quello che stai bevendo? Una filosofia che ha conquistato la guida Gambero Rosso che ha premiato il Bizarre come miglior cocktail bar dell’Emilia-Romagna e l’ha inserito nella top ten di tutta Italia.
Come nella tradizione degli speakeasy, per entrare si suona un campanello e si viene accolti in un’ambiente intimo dai colori pastello, in cui lo stile vintage viene valorizzato da capolavori del modernariato, come i lampadari in vetro e ottone. Dietro al bancone, preso dallo storico caffè padovano Pedrocchi, troviamo l’alchimista di questo magico laboratorio, Enrico Scarzella. Volto noto della “Bologna da bere” per aver vinto la prima edizione cittadina della Cocktail week, dal 2017 cura il menu del Bizarre con una predilezione per i grandi classici.
Oltre alle preparazioni tradizionali dei vari Negroni, Americano e Gin Tonic, Scarzella firma alcune gustose reinterpretazioni. Un esempio? Lo Spritz di Bizarre, con bitter bianco Luxardo, prosecco e cordial al melone e alla menta. Altro signature drink, nato durante un’intervista a Londra, è il Fatti più in là, una rivisitazione del Moscow Mule con pallini di limoncello, vodka, succo di limone, sciroppo di zenzero, basilico fresco e Sanbittèr. La tradizione dell’aperitivo italiano, miscelata con le ultime tecniche di bartending, dà vita al “Ah che bell’ ‘o cafè…”, mix di liquore Strega e Caffè Vernelli più Fernet Branca, e al Modern Italian Scorpion, con Montenegro, Vecchia Romagna, Falernum italiano, succo di limone e spremuta di arancia. Più patriottico di così?
Un ambiente intimo ha tanti pro, ma anche qualche contro. Senza prenotare, soprattutto nel weekend, è quasi impossibile trovare un tavolo (più facile d’estate, quando ne vengono aggiunti alcuni all’esterno). Niente paura, però, perché il locale offre una selezione di drink to go, da portare via o da gustare in attesa di sedersi. È in arrivo anche un servizio delivery: iscrivetevi alla newsletter per essere i primi a provare i cocktail del Bizarre sul vostro divano. Tutti i materiali usati, inoltre, sono compostabili, compresi bicchieri e cannucce. Bere non ha mai fatto così bene al pianeta.