Emporio 1920 è uno dei migliori bar speakeasy di Bologna. Fermi tutti, sappiamo che ve lo state chiedendo: che cos’è un “bar speakeasy”? Per rispondere dobbiamo fare un salto all’indietro nel tempo, proprio nei ruggenti anni Venti. Negli Stati Uniti è appena scattato il proibizionismo, una serie di misure restrittive che vietano la fabbricazione, la vendita e il consumo di alcol. Per aggirare la norma, l’ingresso nei locali, rigorosamente illegali, avveniva soltanto tramite una parola d’ordine e, una volta dentro, si poteva bere senza problemi: erano, per l’appunto, i bar speakeasy.
A Bologna niente proibizionismo – al massimo qualche ordinanza anti-movida – eppure, entrando nell’Emporio 1920, si respira proprio l’atmosfera di quell’epoca, fra musica swing e luci soffuse. Dietro al bancone vintage, fa gli onori di casa il bartender e proprietario Francesco Trimigno, anche lui vestito a tema con una coppola in stile Peaky Blinders. Pugliese di origine, comincia fin da adolescente a familiarizzare con lo shaker e, dopo aver collezionato esperienze di successo in tutta Italia, sbarca col suo locale a Bologna, nel cuore della zona universitaria. Un tempio del mixology in cui vigono alcune regole, riassunte nel decalogo all’ingresso. Le prime? Non chiedere Redbull, cicchetti e vodka fruttata. Una sorta di bugiardino del buon bevitore, per niente scontato nelle vie della movida intorno a Piazza Verdi.
Ma è l’ultimo precetto il più importante: “Ricorda che se bevi qui ti trovi indietro nel tempo, ma avanti con la mente”. Un mantra, scritto anche sullo specchio della sala, che è un po’ la filosofia del locale: drink che guardano agli anni Venti, ma con tecniche e presentazioni del moderno bartending. La frutta e la verdura di stagione esaltano le proposte del menu che, proprio per questo, cambia spesso, mentre le preparazioni di Trimigno spaziano fra l’infusione, l’osmosi e il sottovuoto. Il mood del locale è ben rappresentato dal whiskey, presente in 35 qualità, e dalla tradizione liquoristica italiana.
I suoi signature cocktails affascinano per la ricercatezza degli ingredienti e per la gestualità con cui vengono preparati, mosse studiate ad arte per intrattenere e accendere le aspettative del cliente. L’Emporio offre un’esperienza sensoriale che ci riporta ai viaggi di Marco Polo con il “Puch della Seta”, un blend di rum giamaicani con bitter al cioccolato, float di vino rosso ed estratto di ananas e mango, mentre un drink che ha fatto la storia come il Negroni viene accompagnato da una cialda di parmigiano con germogli di ceci, lenticchie e grano. La selezione di proposte esclusive continua col “Fumo di Londra”, un gin infuso ai funghi porcini, Biancosarti e vermouth al mallo di noce con affumicatura di bosco, e con “The Untouchable”, in cui il gusto intenso di un bulleit bourbon whiskey, invecchiato dieci anni, incontra la dolcezza di una brunoise di ananas e cocco essiccati, shrub di Pina Colada e bitter aromatico. Il menu estivo, invece, concede qualche sconto alle famose “dieci regole” del locale, con cocktail come “La bella stagione”: vodka infusa ai frutti di stagione, liquore ai fiori di sambuco e Franciacorta.
Un viaggio nell’America di cento anni fa capace di conquistare anche Gambero Rosso che ha inserito l’Emporio 1920 nella guida dei migliori bar d’Italia. E se lo dicono loro, c’è da fidarsi.