Non ha bisogno di presentazioni il ristorante Da Vittorio a Brusaporto, appena fuori Bergamo: le tre stelle Michelin, le ospitate in Tv e lo stuolo di Vip, nostrani e non, che lo frequentano abitualmente, sono un passaporto di tutto rispetto. Ma quella della famiglia Cerea è soprattutto una storia di tradizione, passione, impegno, spirito visionario e ricerca della massima qualità in tutti i settori. Una storia iniziata nel 1966, quando Vittorio Cerea e la moglie Bruna aprirono il loro primo ristorante nel centro di Bergamo, sdoganando i crudi di pesce in una città ai tempi ancora strettamente legata alle tradizioni enogastronomiche locali. Arrivarono così una dietro l’altra le stelle Michelin, l’ultima delle quali ottenuta nel 2010, che consacrarono il ristorante ai vertici della ristorazione italiana.
Dopo la scomparsa del fondatore nel 2005, oggi è la moglie Bruna ad accogliere la (fortunata) clientela, mentre a ognuno dei 5 figli è riservato un ruolo ben definito: Enrico e Bobo sono gli chef del ristorante, Francesco è responsabile della cantina e della ristorazione esterna, Rossella si occupa dell’accoglienza e della direzione di sala, mentre Barbara dirige la Pasticceria Cavour, a Bergamo Alta.
Materie prime di altissimo livello, come scampi di Mazara del Vallo, carni piemontesi, funghi locali, tartufi d’Alba, sono i punti forti di un menù che unisce tradizione, ricerca e creatività e che viene aggiornano di pari passo con il divenire del mercato e delle stagioni. La proposta si declina tra vari menù degustazione, in grado di accontentare qualsiasi esigenza: da quello incentrato sulla carne, a quello a base di pesce e crostacei, che comprende anche i celeberrimi paccheri, incontrastato signature dish del ristorante, fino a quello totalmente a base di verdure, passando per la degustazione “al buio”: 16 portate a discrezione dello chef.
Chi lo desidera può ovviamente anche ordinare alla carta, dove sfilano altri piatti iconici come l’enorme orecchia di elefante alla milanese (solo su prenotazione) e “uovo all’uovo”, ovvero strati di composta di mele alternati a uovo strapazzato, uova di quaglia poché, uova di salmone, spuma di patate e caviale Beluga, serviti in una coppa Martini. Una menzione speciale va ai dolci: Enrico Cerea, infatti, sin da bambino ha manifestato una grande passione per la pasticceria, che oggi esprime nel suo laboratorio, sia con la continua ricerca creativa, sia attraverso la reinterpretazione dei grandi classici.
Infine, è degna di nota anche la cantina di Da Vittorio: sotto le antiche volte in mattoni custodisce migliaia di bottiglie, tra cui tanti prestigiose etichette francesi, ma anche italiane, con una predilezione per quelle toscane e piemontesi. E c’è anche il Rosso Faber, uno speciale “vino della casa”, se così si può definire, un taglio bordolese ottenuto da uve Cabernet Sauvignon e Merlot, provenienti dalla storica vigna della tenuta.
L’ambiente, raffinato e luminoso, grazie alle grandi vetrate che danno sul giardino, si assesta su un’eleganza classica, tra boiserie color crema, pavimento in parquet, sontuosi tendaggi e grandi lampadari in vetro di Murano.