Riapre con una mostra di grande spessore e con un notevole successo di visitatori, il museo dell’elegante Palazzo Strozzi di Firenze che, pochi giorni fa, ha inaugurato “American Art 1961-2001. Da Andy Warhol a Kara Walker”. Un’accattivante mostra – visitabile dal 28 Maggio al 29 Agosto – che celebra lo sfaccettato linguaggio dell’arte degli Stati Uniti d’America, attraverso oltre 80 opere di artisti come Andy Warhol, Mark Rothko, Louise Nevelson, Roy Lichtenstein, Claes Oldenburg, Bruce Nauman, Barbara Kruger, Robert Mapplethorpe, Cindy Sherman, Matthew Barney, Kara Walker, per la prima volta insieme a Firenze, grazie alla collaborazione con il Walker Art Center di Minneapolis.
Un’esposizione che si propone come uno straordinario percorso attraverso importanti e iconiche opere di personalità e movimenti che hanno segnato l’arte americana tra due momenti storici decisivi, l’inizio della Guerra del Vietnam e l’attacco alle Torri Gemelle dell’11 settembre 2001. Dalla Pop Art al Minimalismo, dalla Conceptual Art alla Pictures Generation, fino alle più recenti ricerche degli anni Novanta e Duemila. A cura di Vincenzo de Bellis (Curator and Associate Director of Programs, Visual Arts, Walker Art Center) e Arturo Galansino (Direttore Generale, Fondazione Palazzo Strozzi), la mostra ripercorre tutte le più importanti sfaccettature della produzione artistica americana secondo diversi linguaggi artistici, tra pittura, fotografia, video, scultura e installazioni.
Un tripudio di colori e riferimenti artistici, storici e culturali riflessi in quadri scenografici, ma anche stampe fotografiche e immagini pubblicitarie, alcune note per la loro associazione a prodotti di largo consumo, presto sbarcati in Europa dagli Stati Uniti. Una frizzante ed immersiva commistione di linguaggi e culture racchiusa all’interno dell’affascinante cornice di Palazzo Strozzi, la cui facciata è oggi protagonista del centro di Firenze con un’altra opera d’impatto: la “ferita” dell’artista francese JR, installazione che vuole ricordare il mancato accesso al mondo dell’arte e della cultura durante la pandemia.