Non si può dire di aver visitato davvero Firenze se non si passa per Piazza del Duomo ad ammirare con gli occhi all’insù la maestosità delle opere architettoniche che dominano la piazza centrale della città. La Cattedrale di Santa Maria del Fiore, il Battistero di San Giovanni e il Campanile di Giotto coi loro distintivi marmi policromi sono divenuti emblemi del capoluogo toscano e soggetti principali di cartoline e souvenir.
La cattedrale, più comunemente chiamata Duomo di Firenze, con la sua mole e bellezza troneggia sulla piazza. Questo capolavoro del gotico italiano con la sua pianta atipica costituita da tre navate culminanti in una rotonda triconca fu fatta costruire dalla Signoria Fiorentina a partire dal 1296 e completata nella struttura solo 140 anni più tardi, nel 1436. I lavori furono inizialmente affidati ad Arnolfo di Cambio e, nel corso dei decenni interrotti e ripresi innumerevoli volte, passarono in mano anche ad artisti del calibro di Giotto e Francesco Talenti. La splendida facciata dai marmi policromi, invece, risale al diciannovesimo secolo e fu eseguita con l’intento di emulare il decorativismo fiorentino del ‘300. All’epoca della sua edificazione, la cattedrale costituiva la chiesa più grande d’Europa e ancora oggi è annoverata fra gli edifici religiosi più imponenti del continente.
Fra le meraviglie artistiche raccolte nella cattedrale spicca la cupola del Brunelleschi capolavoro dell’ingegno umano costruita a partire dal 1420. Inizialmente la cupola, anche se a onor del vero dovremmo parlare di volta ottagonale, doveva essere coperta da un grande mosaico ma per volere di Cosimo I de’Medici fu affrescata da Giorgio Vasari e dal suo allievo Federico Zuccari con un ciclo rappresentante il Giudizio Universale, stesso tema iconografico del battistero.
Una campagna di scavi iniziata nel 1965, inoltre, ha portato alla luce una meraviglia nascosta presente nella piazza: i resti della basilica paleocristiana di Santa Reparata, edificio sui cui resti fu edificato il Duomo. Tali scavi sono oggi visitabili: qui furono, infatti, ritrovati affreschi, tombe di illustri personaggi fiorentini, pavimenti musivi e resti murari di abitazioni romane.
Di fronte alla Cattedrale, poi, si erge il Battistero di San Giovanni, edificio religioso a pianta ottagonale che vanta un prezioso mosaico a decorazione della cupola. L’edificio, probabilmente di origine medievale, è impreziosito da tre splendide porte bronzee poste sui lati sud, nord ed est del battistero. La più celebre è quella del lato est, opera del Ghiberti in bronzo dorato, che meritò l’appellativo di Porta del Paradiso, conferitogli da Michelangelo in virtù della bellezza delle scene dell’Antico testamento con cui è decorata.
Infine è il campanile di Giotto a costituire l’ultima meraviglia del complesso di Santa Maria del Fiore. Costruito a partire dal 1334, è alto quasi 85 metri e viene considerato il campanile più bello della penisola. Il campanile culmina con una grande terrazza panoramica opera del Talenti che ripensò il progetto Giottesco che, invece, prevedeva una copertura a guglie cuspidata.