Le Gallerie degli Uffizi rappresentano una tappa imprescindibile di ogni soggiorno fiorentino per sperimentare appieno la bellezza e la storia del capoluogo toscano. Perdersi nel labirinto di sale fra la Nascita di Venere di Botticelli, l’Annunciazione di Leonardo, l’Adorazione dei Magi di Albrecht Dürer e le statue romane lungo i corridoi è quasi un imperativo morale, una voce da spuntare nella lista delle cose da visitare immancabilmente a Firenze, anche qualora foste venuti principalmente per i pici e la fiorentina.
Cosimo I de’ Medici, primo Granduca di Toscana, commissionò l’edificio per ospitare, appunto, gli uffizi ossia gli uffici amministrativi e giudiziari del capoluogo toscano. Il progetto dell’edificio, costruito a partire dal 1560 secondo l’ordine dorico, fu affidato a Giorgio Vasari, artista di fiducia del Granduca. La struttura, che comunica al contempo eleganza e austerità, al piano terreno ospitava le 13 Magistrature, al primo piano gli uffici amministrativi e gli opifici granducali ed era, infine, coronata da una loggia aperta.
Allo stesso Vasari, il Granduca affidò il progetto di un percorso sopraelevato che collegasse Palazzo Vecchio a Palazzo Pitti, conosciuto a tutti come Corridoio Vasariano, è oggi parte degli Uffizi e accoglie al suo interno la più vasta collezione di autoritratti e molti ritratti risalenti al diciassettesimo e diciottesimo secolo, terminando allo splendido Giardino di Boboli, presso la Grotta del Buonatelenti.
Il primo allestimento museografico del palazzo fu opera di Francesco I che a metà del diciassettesimo secolo adibì a museo privato la loggia all’ultimo piano mentre solo dal 1769 la Galleria è accessibile al pubblico per opera dei d’Asburgo- Lorena. La collezione fu progressivamente ampliata e allestita in ottica museale sino a divenire il crogiolo artistico visitabile attualmente.
Le Gallerie degli Uffizi sono oggi uno dei complessi museali più importanti al mondo: vantano opere d’arte dal XII al XVIII secolo divise in sale allestite per stili e ordine cronologico e ospitano la maggiore collezione di opere rinascimentali del mondo. Giotto, Piero della Francesca, Botticelli, Mantegna, Correggio, Leonardo, Raffaello, Michelangelo, Caravaggio sono solo alcuni dei nomi dei maestri italiani presenti nel museo affianco agli artisti della scuola tedesca, olandese e fiamminga e alla collezione di statuaria e busti dell’antichità della famiglia Medici fra cui spiccano sculture romane copie di originali greci andati perduti.
La maestosità dell’architettura dell’edificio ben delinea il percorso espositivo tra le collezioni: sale dedicate alla pittura (Botticelli, Leonardo, Caravaggio…) e alla scultura, il Gabinetto dei Disegni e delle Stampe, la Biblioteca e l’Archivio Storico. Sembra quasi di non riuscire mai ad ammirare totalmente tutta quanta l’arte presente nel museo e di non riuscire a godere appieno dell’atmosfera della cornice architettonica altrettanto suggestiva.