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Lifestyle

Musei, Pinacoteche e Ville Medicee Riaprono le Porte a Firenze

Nel capoluogo fiorentino si torna a respirare l’arte

Firenze è nota a livello internazionale per diversi aspetti che affascinano sia chi la visita, sia chi la vive quotidianamente: dalla struttura architettonica della città ai tramonti sul fiume Arno che l’attraversa, dalla gastronomia alle numerose tradizioni che nei secoli l’hanno caratterizzata, senza dimenticare la sua meravigliosa storia artistica e culturale.

La città degli Uffizi, dei romantici Giardini di Boboli, delle mostre d’avanguardia a Palazzo Strozzi, delle basiliche affrescate che rapiscono il cuore dei visitatori con la bellezza dei loro dipinti. Così ricca di arte e di magia da restare impressa negli animi e ospitare chi desidera, ancora e ancora, godere del suo inconfondibile fascino.

E adesso che le porte di musei, pinacoteche e ville medicee hanno riaperto alla città, scopriamo insieme quali luoghi e siti si possono nuovamente visitare, partendo dal centro e muovendoci “di là d’Arno”, così come piace dire agli autentici fiorentini.

LE GALLERIE DEGLI UFFIZI

Recentemente ristrutturate in alcune parti, ordinate su tre piani collegati al famoso Corridoio Vasariano, le Gallerie degli Uffizi sono famose a livello internazionale per la raccolta di opere scultoree e pittoriche. Oggi è possibile visitare solo il secondo piano (al primo sono in corso alcune migliorie e l’allestimento di una nuova mostra) che ospita la più importante collezione di Raffaello e Botticelli, oltre ai capolavori di alcuni celebri nomi dell’arte, tra cui Giotto, Tiziano, Pontormo, Bronzino, Caravaggio e Durer. Ammaliati dalla bellezza de La Nascita di Venere e da La Primavera di Botticelli, a condurvi lungo la vostra visita sarà il fascino dei soggetti raffigurati, con le loro forme morbide, i colori tenui e i corpi che sembrano rivivere neil quadri, quasi interagendo con lo spettatore.

PALAZZO VECCHIO

Palazzo Vecchio, incastonato in piazza della Signoria, è la sede del Comune di Firenze e rappresenta la sintesi perfetta dell’architettura civile trecentesca cittadina. La visita ha inizio dal primo cortile (con accesso dal portone principale affacciato su piazza della Signoria), progettato nel 1453 da Michelozzo e poi trasformato ed abbellito secondo lo stile manierista su progetto di Giorgio Vasari nel 1565, in occasione delle nozze di Francesco de’ Medici e Giovanna d’Austria. Nel Palazzo sono dislocate numerose sale che ospitano opere di grande importanza, tra cui spiccano le celebri firme di Vasari, Michelangelo e Andrea del Verrocchio. Prorogata la mostra “Raffaello a Firenze” all’interno della sala d’Arme che potrete visitare fino al 10 marzo.

MUSEO DEL BARGELLO

A pochi passi da Palazzo Vecchio, scendendo nell’area del Vecchio tribunale, si incontra il Museo del Bargello, dal 1865 primo Museo Nazionale italiano dedicato alle arti del Medioevo e del Rinascimento, con sede nell’antico Palazzo del Podestà di Firenze. A partire da questa stesso anno sono confluite nel palazzo alcune delle più importanti sculture del Rinascimento ad opera di Donatello, Luca della Robbia,  Verrocchio, Michelangelo e Cellini, provenienti, per la maggior parte, dalla raccolta mediceo-granducale. Nel corso della storia, il Museo si è arricchito con esemplari di bronzetti, maioliche, cere, smalti, medaglie, avori, arazzi, sigilli e tessili, dalle collezioni medicee, dai conventi soppressi e da privati.

MUSEO DI SAN MARCO

Sempre nei pressi del centro, in piazza San Marco, ha riaperto l’omonimo Museo che ha sede dove un tempo sorgeva un antico convento domenicano. Un monumento famoso per la sua architettura rinascimentale e per opere d’arte sublimi che vantano la firma di Beato Angelico, presenti in diverse sale del Convento. Un’ala è dedicata alla scuola di San Marco, mentre l’altra ospita il lapidario e alcuni resti di edifici demoliti nel periodo del Risanamento di Firenze.

IL MUSEO DEL NOVECENTO

A pochi passi dal Duomo sorge il “recente” Museo del Novecento, inaugurato nel 2014 all’interno dell’antico Spedale delle Leopoldine in Piazza Santa Maria Novella; uno spazio immersivo in cui avventurarsi alla scoperta dell’arte italiana del XX secolo, grazie alla ricca selezione di circa 300 opere distribuite in 15 ambienti differenti. Fino al mese di luglio avrete l’occasione di scoprire più da vicino la produzione del maestro inglese della scultura Henry Moore, protagonista della mostra “Henry Moore. Il disegno dello scultore”, dopo quasi cinquant’anni dalla memorabile esposizione al Forte Belvedere del 1972.

VILLA BARDINI

Aperto al pubblico anche il giardino di Villa Bardini nel quartiere di San Niccolò, al di là dell’Arno; il parco riapre dopo il restyling dell’ingresso di via de’ Bardi ed è ora possibile godere della visita all’esterno della grotta “tellurica”, grazie anche agli studi degli studenti del Master in Progettazione paesaggistica dell’Università di Firenze che hanno elaborato i progetti per il recupero della porzione di collina. Per chi non lo conoscesse, il parco di Villa Bardini rappresenta una delle passeggiate più belle di Firenze, grazie alla posizione leggermente collinare che consente una vista mozzafiato sull’intera città. In primavera avrete la possibilità di ammirare il famoso cammino sotto i glicini in fiore, location amatissima dagli appassionati degli scatti social per la vivacità dei colori e il gioco di luci che si crea in alcune ore della giornata.

IL MUSEO DEGLI INNOCENTI

Immancabile una visita al Museo degli Innocenti, tra le prime architetture rinascimentali al mondo, con progetto iniziale di Filippo Brunelleschi, recentemente ristrutturato e restaurato, sia nella parte architettonica che nelle bellissime opere esposte. Anche il percorso museale è stato ricreato e riorganizzato pochi anni fa in occasione di un importante anniversario ed oggi rappresenta a Firenze una vera perla da visitare, raccomandata anche in compagnia dei più piccoli. Capolavori di Botticelli, Filippo Lippi, Verrocchio, Ghirlandaio, Luca della Robbia si susseguono in un vero compendio di bellezza pittorica e scultorea che lascia i visitatori estasiati. Percorsi e attività dedicate ai bambini ricordano l’origine di questo Museo, nato nel ‘400 grazie ad un lascito per creare un luogo di accoglienza per l’infanzia abbandonata e primo brefotrofio specializzato d’Europa.

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