Ah la domenica mattina: svegliarsi con calma, senza impegni pressanti e senza dover essere obbligati a preparare la colazione, e nemmeno il pranzo perché…si può fare il brunch! Questa meravigliosa invenzione che ti permette di dormire fino a tardi, per poi ritrovarti in una deliziosa location, davanti a un pantagruelico buffet di pietanze dolci e salate, che puoi mangiare nell’ordine che più ti aggrada senza doverti giustificare, e in più, anche se non è ancora mezzogiorno, è ammessa, anzi fa molto chic, una flûte di champagne. O perlomeno, questo è ciò che vi aspetta se scegliete il brunch di Acanto, il ristorante fine dining dell’hotel Principe di Savoia. Aperto anche agli ospiti esterni, è veramente il luogo ideale per una pausa domenicale all’insegna dell’eleganza casual chic, un’oasi di pace in cui scegliere di trascorrere qualche ora coccolati dall’attentissimo staff, in un ambiente luminoso e accogliente, con vista sul giardino all’italiana. E tra poco, con l’arrivo della primavera sarà possibile accomodarsi direttamente fuori, per godersi i primi raggi di sole attorniati dalle camelie in fiore.
L’ambiente conserva l’estetica fin de siècle che caratterizza tutta la struttura, senza però risultare ridondante, ed è intriso di un’eleganza senza tempo, tra lampadari in vetro di murano e pavimenti in marmo. Un’atmosfera piacevolmente décontracté, molto contemporanea, cui contribuisce senza dubbio la presenza, tutte le domeniche, di una band live, che riesce a regalare un piacevole background musicale senza impedire la conversazione. Divertente la cucina a vista, realizzata da Paul Valet, celebre firma dei più prestigiosi ristoranti del mondo, che permette di osservare la brigata e lo chef all’opera.
La proposta gastronomica qui ad Acanto va ben oltre l’idea di brunch: dimenticatevi la solita pietanza a base di uova e il caffe americano a volontà (ma se proprio li volete ci sono anche quelli), perché davanti a voi si para un buffet degno della colazione del Re Sole. Sono cinque le isole tematiche tra antipasti di tutti i tipi di terra e di mare, proposte vegetariane e vegane, come insalate, torte di verdura, caponata, pappa con il pomodoro, hummus, solo per citarne alcune. C’è poi il corner panetteria, con una speciale menzione per la goduriosa focaccia pugliese, ma anche pizza, grissini e taralli, quello dei formaggi e quello dei salumi dop e il sorprendete angolo dei crudi di mare, che comprende tra le altre cose ricci, ostriche, scampi e tartufi di mare freschissimi.
In aggiunta a questo, si possono assaggiare le creazioni espresse degli chef: un primo che cambia ogni domenica su base stagionale e a seconda del mercato e un secondo caldo. Dulcis in fundo, ma come dicevamo all’inizio, il bello del brunch è che non ci sono regole, quindi se volete potete anche iniziare da qui (e lo so che la tentazione è forte…) c’è l’isola dei dolci, creati dal pasticcere Beniamino Passannante.
Una delizia per gli occhi prima che per il palato, comprende sia dessert della tradizione e stagionali (per esempio ora trovate le chiacchiere e i tortelli di Carnevale), sia monoporzioni moderne, sia pasticcini che sembrano dipinti tanto sono belli e colorati, oltre a frutta di tutti i tipi. Il brunch di Acanto è accompagnato da una flûte di champagne Veuve Clicquot di benvenuto, tè caffè, centrifugati e spremute fresche una e una selezione di interessanti infusi caldi.