È mattina. Le vie d’Oltrarno sono silenziose e tranquille. State camminando in cerca di un posto dove sedervi e fare colazione con calma. Superate Piazza del Carmine, in fondo alla quale s’intravede Borgo San Frediano, e vi addentrate in Via di Santa Monaca. La percorrete tutta finché, all’angolo, un posto colpisce la vostra attenzione: è S. Forno.
Entrate. Una fragranza di pane caldo v’investe. La sala è grande, si estende sotto una volta a crociera, fra pareti scrostate, pavimenti in cotto e arcate. Attorno a voi mobili di legno ed ex-tavoli industriali ospitano barattoli di conserve, sughi gastronomici, confezioni di pasta artigianale. Il pane fresco è esposto in ceste di vimini, accanto a un vaso di fiori. Spicca sul bancone, rossissima, un’affettatrice Berkel dietro cui stanno appesi i salumi, mentre la teca di vetro protegge torte, biscotti e sandwich freschi.
C’è un rotolo di carta marrone accanto al bancone su cui trovate scritte le specialità del giorno da ordinare e una lavagna col menù della settimana. Da un’altra parte, su un tavolino, due dispenser di tè e caffè (non l’espresso, ma il caffè lungo americano) con cui riempire la vostra tazza.
Vi sedete a uno dei tavolini, ammirando ogni dettaglio: dal mobilio industrial-chic alle stampe appese alle pareti. Ogni minuzia, ogni oggetto suscita desiderio e piacere. Vorreste bere tutti i succhi bio allineati nel frigorifero, assaggiare tutti i cantucci, frolle e meringhe chiusi in eleganti barattoli di vetro. In breve vorreste saccheggiare il forno intero, o farne la vostra seconda casa.
La colazione la fate con calma. I tavolini in effetti sono pochi e quindi non trovate mai confusione. Già dalla mattina entrano i clienti per comprare questo o quel prodotto: anche se siete dei turisti già vi sentite in mezzo alla vita segreta del quartiere, spettatori seduti a godersi la pace del mattino. Il caffè americano è buono, il latte è fresco, quasi fosse arrivato poco prima dalla campagna.
S.forno prosegue davvero bene le premesse di alta qualità che, prima della sua apertura, avevano stabilito i suoi “fratelli maggiori”: il ristorante Il Santo Bevitore e la gastronomia Il Santino. Il fatto che sia aperto tutto il giorno, dalle sette e mezza del mattino alle sette e mezza della sera lo rende davvero uno dei protagonisti della vita d’Oltrarno, un punto di riferimento per ciò che riguarda l’alta qualità gastronomica.
Il meglio di questo posto lo godete a colazione, come abbiamo detto, ma se siete in giro per l’Oltrarno a fare razzia di bellezza con gli occhi vagando per le sue antiche strade è ideale anche per un pit-stop veloce, sano e gustoso. Oppure, semplicemente, per acquistare del cibo gourmet preparato come solo in Toscana sanno fare.