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Lifestyle

La Nascita del Brindisi tra Storia e Curiosità

In alto i calici per un brindisi senza confini

Tra bicchieri sospesi in aria e dediche fatte a squarciagola, ogni brindisi sancisce un momento che merita di essere ricordato. C’è chi trova le giuste parole da spendere in qualsiasi occasione e chi si affida all’audace interpretazione, con la speranza di strappare un sorriso. C’è chi è essenziale e conciso e chi prolisso e impacciato. Il senso, in fondo, non cambia, celebrando l’amicizia con uno dei gesti iconici della convivialità, bicchiere contro bicchiere.

L’uso d’invitare a bere per celebrare un’occasione speciale o in onore di amici presenti o assenti ha radici antichissime, con testimonianze disseminate nel tempo, in particolare nell’epoca classica. Così, dagli eroi dei poemi omerici che ci avevano visto lungo ed erano già abituati a levare la coppa “gli uni alla salute degli altri”, si giunge fino ai giorni nostri, in cui le diverse culture hanno arricchito e interpretato a proprio modo questo atto. Un coinvolgente excursus tra corsi e ricorsi storici, in cui a unire le popolazioni è sempre stato il fil rouge della convivialità e il desiderio di festeggiare in compagnia; ma come nasce questa usanza?

Il famoso “bere alla salute dei vivi” inizia probabilmente proprio nell’epoca dell’Antica Grecia e continua in quella romana, in onore delle divinità e viene associata al vino, bevanda preziosa, segno di fortuna. Testimonianze che perdurano anche nell’oscurità del Medioevo, quando tra le pareti delle taverne riecheggiavano brindisi di poeti e girovaghi, in celebrazione dell’amore e della giovinezza. Ma è proprio fra il Cinquecento e il Seicento che il termine “brindisi” entra a far parte della nostra lingua, come saluto o augurio in abbinamento a un’alzata di calice per festeggiare un evento importante. Un’origine antica – la leggenda narra, infatti, che il rito del brindisi vanti almeno 5000 anni – che ben racchiude l’usanza attuale di brindare,  (ri)unendo, così, cuori e persone.

La Nascita del Brindisi tra Storia e Curiosita

E se in Italia ci piace suggellare un brindisi a suon di cin-cin o a colpi di sguardi, talvolta accompagnati da “sbracciamenti” pirotecnici, vi siete chiesti cosa fanno e cosa dicono nel resto del mondo? Vediamo alcune tra le tradizioni internazionali più conosciute e più singolari.

Partiamo con la Spagna, dove la questione è trattata con un certo rigore. Se siete in viaggio nella Capitale, vi converrà conoscere il classico ‘Arriba, abajo, al centro, pa dentro’ per stupire i vostri amici locali; in Catalogna ve la caverete con un semplice ‘Salud’. In Inghilterra si esclama ‘Cheers’; che vale anche per Stati Uniti e Canada. L’origine del termine ‘to toast’ (‘brindare’, appunto) è legata in qualche modo al pane: in passato, infatti, lo si accompagnava al vino per contrastarne l’acidità.

In Cina s’invita a mandar giù birra e cocktail tutto d’un fiato con ‘Ganbei’; il bicchiere viene sollevato più in alto dagli anziani, dopodiché capovolto sulla tavola per mostrare che dentro non vi sia rimasta più neanche una goccia. In Giappone si esclama ‘Kanpai’, termine che riporta più o meno il medesimo significato del precedente (‘asciugare il bicchiere’). In Francia, invece, si esclama ‘Santé’, in Brasile “Vida” o “Saude”, nelle terre scandinave si pronuncia “Skol” (‘coppa’).

Insomma, Paese che vai, usanza che trovi. L’importante è condividere. A tal proposito, se cercate una buona scusa per alzare i calici, vi segnaliamo l’iniziativa Together We Can Cheer proposta da Aperol. Il proposito è creare una catena infinita di brindisi con Aperol Spritz e partecipando potrete scoprire subito se avete vinto un Kit ufficiale Aperol Spritz contenente tutto il necessario per un aperitivo a regola d’arte: due calici Aperol Spritz, una bottiglia di Aperol, una di Prosecco D.O.C. e 4 bottigliette di soda.

La Nascita del Brindisi tra Storia e Curiosita

Un’attività divertente per brindare con il cocktail simbolo per eccellenza della convivialità made in Italy, capace di mettere tutti d’accordo con il suo gusto inconfondibile e la sua vivace cromia arancione.

Come fare per partecipare? Armatevi di smartphone, collegatevi alla piattaforma www.togetherwecancheer.it, attivate la videocamera e seguite le istruzioni per registrare un video mentre brindate con un calice di Aperol Spritz. Un brindisi a destra e uno a sinistra ed ecco che contribuirete con un semplice e divertente gesto a far crescere una catena virtuale infinita (sempre in aggiornamento) di gioia, divertimento e connessioni tra amici e persone vicine e lontane. Intanto, vi rinfreschiamo la memoria con i passaggi essenziali per preparare un perfetto Aperol Spritz, seguendo la ricetta ufficiale 3-2-1:

  • riempire un calice da vino con del ghiaccio (per mantenere la corretta temperatura del cocktail);
  • versare 3 parti di Prosecco D.O.C.;
  • aggiungere 2 parti di Aperol;
  • aggiungere 1 parte di soda o acqua frizzante;
  • mescolare con uno stirrer (o un cucchiaio);
  • guarnire con una fettina d’arancia.

E a questo punto, come direbbero in Germania, ‘Prost!’.

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