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Viaggi

Le Cinque Terre in un Weekend

Alla scoperta di uno dei tesori più belli della costa italiana

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Le Cinque Terre sono uno dei tanti tesori che la costa italiana ci regala: terre di mare difficilmente accessibili, terre che il mare bacia e accarezza ma il cui accesso è spesso limitato e ostico. Abbiamo dunque deciso di raccontarvele facendovi scoprire alcuni scorci, location, locali e negozi per viverle al meglio durante un weekend nel periodo estivo – non solo!

Abbiamo poi aggiunto due perle al racconto, Bonassola e Portovenere, l’una a Ponente rispetto alle cinque terre l’altra a Levante. Ecco dunque un buon motivo per visitare almeno una volta nella vita ognuno di questi paesi incantevoli.

RIOMAGGIORE – A piè de mà

Cinque Terre - Riomaggiore

Riomaggiore è l’ultima delle Cinque Terre nell’ordine dell’anagramma che ci permette di ricordarle tutte (MOVECOMARI). A Riomaggiore colpiscono le decorazioni fatte con le reti e le boe colorate e il tempo che sembra essersi fermato (è meno frenetica, infatti, rispetto a Vernazza e Monterosso). Se avete un libro da leggere o da scrivere potete fermarvi da “A pie’ de ma’”, un bar self service che si trova letteralmente ai piedi del mare nel dialetto locale. È il classico posto dove lo smart working funzionerebbe benissimo: ispirazione dal rumore delle onde e atmosfera riscaldata da un buon calice di vino della zona, lo “Sciacchetrà”, prodotto nei vigneti a terrazzamento presenti sulle colline circostanti.

MANAROLA – This Christmas

Cinque Terre - Manarola

Le Cinque Terre si possono visitare durante tutto l’anno soprattutto perché il clima mite della Liguria consente di visitarle in felpa, anche in marzo o in ottobre, se la giornata è di sole e non ventosa. Tuttavia una in particolare andrebbe proprio visitata a dicembre, Manarola. Dall’8 dicembre fino a fine gennaio, quando la luce naturale del giorno si spegne per lasciare il posto a scie di tutti i toni del rosa e dell’arancio nel cielo (ore 17:30 circa) sul monte di Manarola si accendono più di 300 luminarie che rappresentano un presepe unico al mondo. Costruito a partire dal 1976 da un ferroviere in pensione residente a Manarola, è diventato anche a basso consumo nel 2008 poiché le 17.000 lampadine che lo illuminano sono, da quell’anno, alimentate da pannelli fotovoltaici. Lo spettacolo è davvero da non perdere! Se capitate a Manarola al tramonto e con la bella stagione, tappa obbligata è l’aperitivo di “Nessun Dorma”: taglieri di prodotti locali, cocktail originali anche nella presentazione e ovviamente un panorama mozzafiato.

CORNIGLIA – Terza Terra

Cinque Terre - Corniglia

Corniglia è la terza delle Cinque Terre arroccata in cima alla collina, ed è bello esplorarla passeggiando. Un intrico di vie e vigneti attaccati letteralmente alla montagna e negozietti d’altri tempi, da notare in particolare quelli che vendono ceramiche artigianali. Suggestiva anche se un po’ faticosa la scalinata Lardarina che dalla stazione conduce al paese. Per i meno volenterosi ci sono la via alla Stazione che sale lentamente al paese o il bus. Arrivati in cima ci si è meritati una bibita fresca al Bar Terza Terra. Il nome ironizza sulla posizione della località rispetto alle altre Cinque Terre, a picco sul mare. Molto suggestivo è il campetto da gioco presso la parrocchia. Si tratta di un campo che all’occorrenza diventa da calcio, da pallavolo o da basket ed è forse il campo sportivo con la più bella vista che abbiate mai visto!

VERNAZZA – In piena luce

Cinque Terre - Vernazza

Nonostante l’alluvione che ha letteralmente distrutto questo borgo (si possono vedere i segni del livello raggiunto dall’acqua sugli edifici), grazie al lavoro degli abitanti e di molti volontari è ritornato in breve al suo splendore. La piazza di Vernazza è molto caratteristica così come la torre facente parte dell’edificio conosciuto come “Castello dei Doria”, risalente al XIII secolo. E se siete a Vernazza per una fuga romantica non potete non andare al “Ristorante Belforte“, subito sotto la rocca e a picco sul mare. Ma a Vernazza, vi consigliamo soprattutto di visitare la Chiesa di Santa Margherita, che si trova letteralmente in spiaggia. L’interno è sobrio, ma ciò che colpisce è la luce. Le tre bifore della navata laterale alimentate dalla luce naturale che si infrange nel mare, offrono giochi affascinanti soprattutto per chi è appassionato di fotografia. Perfetta sempre, ma se la luce è bassa sull’orizzonte l’effetto è ancora più bello.

MONTEROSSO – Se c’è un matrimonio in vista…

Cinque Terre - Monterosso

Monterosso è l’unica delle Cinque Terre con una vera e propria spiaggia e degli stabilimenti balneari attrezzati, ma se si vuole vedere qualcosa di diverso si può procedere camminando lungo il sentiero che costeggia la spiaggia verso ponente. Ci si inerpica per una stradina che conduce a una collinetta popolata da bellissime case e si può scorgere una vista meravigliosa del Gigante di Monterosso, una statua sul mare costruita come ornamento di una villa nel 1910 e in parte distrutta dai bombardamenti della seconda guerra mondiale che hanno anche distrutto la villa e in parte dal susseguirsi di violente mareggiare. Addentrandosi all’interno del paese si possono invece ammirare le piccole stradine liguri “i vicoli”, gli archi, le case ammassate, i decori sulle cassette delle lettere e non può mancare una fetta di torta monterossina: una base di frolla e Pan di Spagna bagnato in confettura di albicocche che racchiude una crema pasticcera guarnita con gocce di fondente. La chicca di Monterosso è l’eremo di Santa Maria Maddalena. A tre km dal paese sul monte soprastante si erge uno splendido complesso storico risalente al 1200 e abitato in passato da monaci benedettini. L’eremo ha una disponibilità di dodici camere, ma è di solito adibito a location fiabesca per matrimoni.

BONASSOLA – Bike-sea

Cinque Terre - Bonassola Beach

Bonassola è una piccolissima località che precede Levanto. L’ideale per visitarla è partire da Levanto o da Framura, affittare una bicicletta (Pesciocan a Framura, Cicli Raso a Levanto) e percorrere la ciclabile che da Framura va a Levanto o da Levanto a Framura. La ciclabile corre lungo le vecchie gallerie del treno. Nelle gallerie, anche in estate, è molto umido (quindi consigliamo un maglioncino), ma si tratta di 6 km in piano che si possono fare anche con bimbi al seguito. Gli scorci tra una galleria e l’altra e gli scali dove fare il bagno non mancano e offrono panorami stupendi e acque cristalline. Ci sono due buoni motivi per fermarsi a Bonassola per una sosta durante il percorso: provare l’abbinamento panissa e stracchino (la panissa deriva, come la farinata, dalla lavorazione della farina di ceci ma è più spessa e di solito viene servita fritta) alla paninoteca Pippilan e andare a visitare la Cappella della Madonnina della Punta con la bici per i più esperti, a piedi per i più pigri e meno allenati. La cappella è in cima a una collinetta che si trova a dieci minuti a piedi dal centro e la passeggiata offre una bellissima vista su Bonassola… all’arrivo sembra di trovarsi in mezzo al mare invece che in cima a una collina.

PORTOVENERE – Eventi a più non posso

Cinque Terre - Portovenere

Portovenere è molto conosciuta per la chiesetta di San Pietro, luogo consacrato alla fine del 1100 che permette di riconoscere il paese arrivando dal mare perché con le sue fasce bianche e nere si erge sul promontorio proprio come descritto nella poesia di Montale dedicata appunto a Portovenere. Ma Portovenere non è solo uno skyline, ci sono infatti moltissime cose da fare! Tra aprile, maggio e settembre c’è un fitto calendario di appuntamenti (tra luglio e agosto sono quasi uno al giorno): sagre a base di pesce, mercatini, gare di nuoto in mare, teatro e cinema sotto le stelle… Se vi fermate per due giorni, alla sera si può provare “Il timone“, locale piccolo ma ben curato che offre i piatti tipici della tradizione ligure cucinati tradizionalmente o rivisitati in chiave moderna (baccalà, farinata, scabeccio di acciughe, caponada, testaroli al pesto o alla spezzina perché tipici del levante ligure). Di giorno o per una merenda improvvisata si passa da Anciùa (acciuga in dialetto) nel caruggio (vicolo) principale del paese. Il locale prepara ottimi Sgabei, si tratta di mini frittelle, tipiche della val di Magra, da accompagnare con vari abbinamenti dolci e salati. Se avete ancora tempo, una visita all’antistante isola Palmaria è consigliata.

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