Armani/Bamboo Vibes. L’Aperitivo è tutta un’altra Musica!

Armani/Bamboo Bar, cocktail bar dal design elegante e contemporaneo situato al settimo piano dell’Armani Hotel Milano, dal 23 gennaio in poi, una volta al mese, si trasforma in un vero e proprio club, ospitando una performance musicale sempre diversa. In una scenografia d’eccezione, che permette di osservare dall’alto le luci della notte milanese, artisti del panorama musicale italiano e internazionale diventano protagonisti di Armani/Bamboo Vibes, un calendario ricco di appuntamenti, che fa dell’Armani/Bamboo Bar un nuovo punto di incontro per gli appassionati di jazz, swing, soul, e musica elettronica, in tutte loro contaminazioni. Tutte le esibizioni iniziano alle ore 20:00, per un’esperienza che riunisce la musica, l’ampia e variegata drink list proposta dagli esperti mixologist dell’Armani/Bamboo Bar e i piatti ideati dallo chef Francesco Mascheroni.

La prima performance di Armani/Bamboo Vibes, in calendario lo scorso 23 gennaio, è stata un successo e ha visto protagonisti i Jazz Lag, band che prende ispirazione dall’eleganza d’altri tempi dei grandi maestri americani, italiani e francesi. Si sono esibiti in molti club italiani e stranieri, oltre a festival come JazzMi, Royal Swing festival di Torino, l’Hot swing club a Firenze, Your swing Festival a Genova fino ad approdare sul prestigioso palco del Castello Sforzesco a Milano e in Corea del Sud per il Jinju international jazz festival.

Il 20 febbraio è stata invece la volta dei genovesi Free Shots, che con il loro swing moderno e inarrestabile hanno travolto vorticosamente il pubblico presente, grazie all’unione con il pop contemporaneo e con sequenze elettroniche. Il 21 marzo e poi anche il 23 maggio, ad allietare l’aperitivo dei clienti dell’Armani/Bamboo Bar sarà Lorenzo Fassi, fondatore di Club Haus 80’s, uno dei più rinomati concept party milanesi, che ha condiviso la console con i migliori protagonisti della scena musicale contemporanea. Fassi approda all’Armani Hotel Milano con due serate imperdibili: la prima accompagnata da reminiscenze della musica afro-cubana e la seconda dal suono del sax.