Nella fumosa Milano degli anni Novanta Via Paolo Sarpi offriva uno scenario totalmente diverso da quello odierno. Le botteghe milanesi erano in declino e la Chinatown multietnica che è oggi un paradiso gastronomico era allora una muraglia cinese quasi impenetrabile. Su questo sfondo si ergeva più irriducibile di un noto villaggio gallico l’enoteca: Cantine Isola.
Nate nel 1896 le Cantine Isola sono un’istituzione meneghina e vengono gestite dalla famiglia Sarais dal 1991. Da allora sono sempre state una certezza di autenticità e garanzia di qualità. Un sopralluogo iniziale riesce a far innamorare anche chi di vino magari non ne capisce proprio molto; le bottiglie sono l’anima pulsante delle Cantine e ne ricoprono le pareti da cima a fondo. Il bancone è solitamente ricoperto da leccornie varie e bottiglie a non finire.
Davanti al mio calice di vino sono sempre solito domandarmi quanto tempo sarebbe passato prima che quella bottiglia, lì in alto, un po’ polverosa e con l’etichetta scolorita sarebbe stata stappata. Magari sarei stato proprio io a godermi quel momento di personale gioia. Poi rivolgendomi a Luca, il proprietario, e chiedendogli di che vino si trattasse tornavo alla realtà del mio portafoglio. Infatti, le Cantine Isola offrono una delle scelte più variegate nel campo dell’enologia milanese: si possono stappare bottiglie rare ed importanti per godere di un momento unico ma anche affidarsi alla sapiente lista dei vini alla mescita che offre scelte originali per tutte le tasche.
Se siete degli intenditori e guardando una bottiglia vi è venuto il pallino di provarla chiedete al bancone se possono aprirvela per farvi assaggiare un calice; la maggior parte delle volte saranno entusiasti di farvi esplorare nuovi sapori. L’aperitivo è verace ma gustoso: una scelta di cicheti in stile veneziano che spazia dal classico mezzo uovo sodo ai crostini conditi con funghi o pomodori secchi. Le olive alle Cantine Isola hanno un sapore tutto loro e per i più salutari il pinzimonio è un toccasana.
L’atmosfera all’interno è calorosa ed il volume alto così come il tasso alcolemico. Solitamente l’aperitivo viene degustato in piedi ma non disperate perchè c’è una soluzione anche per chi dopo aver staccato al lavoro non vuole proprio rinunciare al piacere di un bicchiere di vino seduto. Infatti, si può usufruire di un patio all’aperto così da lasciarsi inebriare dal vino alla vista di Paolo Sarpi che rimane pur sempre uno dei panorami più affascinanti di Milano: una fiumana di multietnicità.
Fra un sorso ed un’oliva potrete soffermarvi ad osservare personalità curiose. Non date la colpa all’alcool se vedrete allo stesso tempo passare un pittore pieno di attrezzatura, una bicicletta stipata come un tir e sentirete delle basi strumentali in lontananza è normale amministrazione in Sarpi. Non dimenticate di informarvi sugli eventi delle Cantine Isola, spesso a Luca piace stupire gli avventori aprendo Magnum o Jeroboam di pregio, per un amante del vino queste occasioni sono più uniche che rare nonchè un momento di convivialità nel quale si possono conoscere altri enofili.
Photo Credit © Luca Giatti