Inaugurato circa 9 anni fa e recentemente ristrutturato negli spazi e nella forma, cosi come nell’offerta gastronomica, Contraste, ristorante stellato guidato dallo chef Matias Perdomo, ha da poco riaperto le sue porte. Il restyling architettonico, realizzato in collaborazione con l’architetto Luca de Bona e Debonademeo Studio, è una presa di posizione audace, che giustamente gioca col tema del contrasto, come quello tra l’allure classica di soffitti d’epoca, carta da parati e stucchi e il twist ipermoderno delle lampade ad arco in metallo, dei tavoli, delle sedute, delle tovaglie in silicone gommato.
I nuovi interni di Contaste, introdotti da un ingresso dalle pareti color champagne, si declinano in quattro diversi ambienti comunicanti, ognuno ispirato ai quattro elementi. La location così ripensata invita a partecipare a uno stimolante spettacolo teatrale, in cui, tra i tendoni colorati, entrano in scena il personale e gli chef ma anche i clienti, che diventano al tempo stesso spettatori e co-protagonisti.
Contraste, sin dalla sua nascita ha sempre avuto l’ambizione di evolversi, stupire, uscire continuamente dalla propria zona di comfort e spingere i clienti a fare altrettanto. Oggi l’acclamato menù “Riflesso”, che con piatti iconici come il Donut alla bolognese, Pulp Fiction e la Cipolla caramellata, nel 2018 è valso al ristorante la stella Michelin, viene affiancato da un secondo percorso di degustazione. “Riflessioni”, è un itinerario più concettuale, più maturo, con creazioni meno incentrate sull’estetica, ma in grado di creare connessioni sensoriali e intellettive, per allontanarsi dalla cucina della memoria, e creare nuovi ricordi. Una ricerca, quella in cui si avventurano da sempre Perdomo e i suoi soci, Simon Press e Thomas Piras, che avviene principalmente attraverso abbinamenti e accostamenti inediti e quasi impensabili, che esortano a liberarsi da credenze e preconcetti, per restituire al palato profumi e sapori sorprendenti.
Come per esempio in Pane e vino, che vuole ricreare la sensazione di “mangiare il vino” attraverso profumi di spezie che ricreano i sentori dell’invecchiamento di un Cabernet Franc della Loira. E poi Piselli, pomodoro, albicocca, fiori di borragine e ostrica, dove l’ostrica tiepida contrasta per sapore e consistenza con i legumi crudi, ma anche Fusillone, luppolo, pompelmo rosa, basilico, che gioca sapientemente sull’equilibrio tra dolce e amaro. Ma non vi descriviamo troppo i piatti in carta, perché il nuovo menù porta agli estremi il concetto di stagionalità e cambia ogni 2-3 settimane: aspettatevi quindi proposte sempre nuove e sorprendenti!
Cover Ph: MatteoBellomo-StefaniaZanetti