Puoi lasciarti conquistare dalla maestosità del Duomo. Puoi lasciarti rapire dalle vetrine di Montenapoleone, del Quadrilatero della moda o della sontuosissima Galleria di Vittorio Emanuele. Goderti un pic-nic a Parco Sempione o addentrarti nei musei di Palazzo Reale o della Pinacoteca di Brera. Qualsiasi vezzo, lusso o attività tu voglia concederti, sai già che Milano non ti deluderà.
Ma se sei già un veterano, complimenti, il capoluogo meneghino per te non ha più segreti. O forse così pensavi. A pochi passi dalle affollatissime vie dello shopping di San Babila, si nasconde una via segretissima che in pochi conoscono, spesso nemmeno gli stessi milanesi, un’oasi di colori vivaci e variopinti che merita di esser scoperta. Da viale Premuda, svolta in via Archimede e all’incrocio con via Benvenuto Cellini, fai attenzione. Un’aura incantata di colori e tonalità ti attrarrà magicamente a sé, e sarai arrivato in Via Abramo Lincoln.
Solcare questa caratteristica stradina può far pensare a tanti luoghi: un piccolo borgo francese, una Portobello Road su misura, o ancor di più una Burano veneta. Quello che è certo è che percorrendola sarete travolti da un brio baldanzoso e un’atmosfera che mai sembrerebbe quella della metropoli lombarda. Incredibile pensare come un ambiente del genere non possa saltare subito all’occhio, ma il quartiere arcobaleno – così chiamato per i colori sgargianti che animano i relativi edifici – è uno dei luoghi più reconditi e meno conosciuti di sempre.
Completamente sconosciuta ai turisti e a volte anche agli stessi locals, nasce dall’idea di una cooperativa edilizia che a fine 800 lavorava proprio in quei luoghi e necessitava di casolari in cui vivere ad un modico prezzo. I prezzi oggi non sono forse più così modici, ma il clima che si respira rimane pur sempre incantato: pace, calma e silenzio sono gli indiscussi inquilini del quartiere, assieme ovviamente ai pochi fortunati che ci abitano.
Il “villaggio operaio”, altra nomea del luogo, è a tutti gli effetti un’isola felice, costituita da tante villette con giardinetti lillipuziani e piante lussureggianti ben curate. Tra le sfumature pastello di viola, rosso, blu e verde e lilla, si ergono statuarie numerose palme, un ulteriore elemento che contribuisce a dare a questo posto un’atmosfera decisamente esotica.
Non sarà di certo la nuova Notting Hill, ma per chi volesse uscire dalla tipica abitudinarietà milanese e ritrovarsi proiettato in una dimensione meno turistica ma più folcloristica, dovrebbe decisamente passare di qui: un autentico paese dei balocchi.