Vi consiglio di arrivare presto per aggiudicarvi un tavolo al Nottingham Forest. Nella lista dei 50 migliori Pub del mondo per l’ottavo anno consecutivo, questo storico locale di Milano non sembra in alcun modo voler rallentare o cedere il passo a nessun altro.
Come l’arredamento stesso (in pieno stile Indiana Jones), la clientela che frequenta il Nottingham è variegata, mantenendo allo stesso tempo un’armonia di fondo. Tra statuette Tiki, maschere africane e Buddha in pietra ad adornare il bancone, troverete sia professionisti nei loro migliori completi a sorseggiare Manhattan in compagnia che ragazze in giacca di pelle e Converse gomito a gomito. Vera e propria mecca per gli amanti del bere, qui i cocktail che servono uniscono i gusti più disparati.
Sugli scaffali potrete ammirare oltre 2.000 bottiglie di alcolici, che, così esposti tranquillizzano anche i clienti più esigenti sulla certezza di trovare la bevanda desiderata. C’è l’estro di Dario Comini a prendersi cura dei minimi dettagli, in modo che questa incredibile esposizione venga sfruttata al massimo delle sue potenzialità. Un veloce sguardo al menù basta per capire che ingredienti e tecniche sono all’altezza di ristoranti stellati all’avanguardia, non di certo di semplici cocktail bar. La gastronomia molecolare incontra il mondo dei Mixologist, proprio qui, ogni sera, all’interno di questa istituzione milanese.
Un menù così ampio potrebbe lasciare i principianti sopraffatti e a tratti confusi, ma non preoccupatevi, il personale esperto saprà guidarvi nella scelta del drink più in linea con i vostri gusti. Basterà fare due chiacchiere con lo staff per avere la certezza di ordinare quello che, con molte probabilità, diventerà il vostro prossimo cocktail preferito.
Per questa volta andiamo sul sicuro, un’interpretazione di un grande classico: whisky torbato con miele e pepe rosa Szechuan. Arriva al nostro tavolo in una scatola illuminata dall’interno che ci ricorda tanto la valigetta di Marcellus Wallace in Pulp Fiction. La presentazione potrebbe sembrare esasperata, se non fosse che la qualità dei cocktail parla da sola, più eloquente di qualsiasi sfarzoso e ingegnoso involucro utilizzato per la realizzazione.
Sorso dopo sorso vi farete conquistare dai sapori – sempre più intriganti – e dall’equilibrio degli ingredienti. Mentre il wishky torbato riempie le narici con il suo odore penetrante, il miele lo compensa ammorbidendolo e il pepe Szechuan lascia un piacevole formicolio a completare il gusto. Sfuggente e mistificante proprio come il contenuto della valigetta di Marcellus Wallace.
Se volete regalare un momento speciale all’avventuriero che è in voi, questo è sicuramente il posto più indicato.