“Chi non beve vino ha qualcosa da nascondere” diceva Charles Baudelaire. E io un po’ ci credo, anche perché a chi non piace gustare un ottimo calice di Brunello di Montalcino in compagnia, assaporando un ottimo piatto? Siamo in corso Garibaldi a Milano, quartiere ricco di proposte culinarie di ogni genere: qui troverete l’ Osteria Brunello, due ampie vetrine da cui si scorge la duplice sala e le pareti ricche di etichette di vini di altissima qualità.
Non è la solita osteria ma un luogo di tradizione e modernità in grado di conciliare le ricette tipiche della cucina italiana contemporanea con l’innovazione, sia nella presentazione dei piatti, che nell’accostamento di sapori antichi ad altri più attuali e inaspettati. La location è informale al punto giusto e vi farà sentire subito un po’ a casa: l’ottimo servizio e la presentazione dei piatti – curati quasi come in un ristorante stellato – vi faranno dimenticare velocemente l’approccio da osteria “alla buona”.
L’arredamento è minimale ma non troppo, tavoli di legno scuri con mise en place semplice e per niente ingessata. Perfetto per una pausa pranzo lavorativa gourmet, accogliente e romantico al punto giusto per una serata a lume di candela, informale per una cena tra amici. Il menù propone una scelta oculatamente concisa: pochi piatti realizzati alla perfezione e rispettando la stagionalità dei prodotti.
Non mancano i grandi classici: risotto allo zafferano, la tradizionale cotoletta di vitello alla milanese, tagliatelle al ragù e ravioli di zucca confit, affiancati da piatti freschi e innovativi (come la tagliata di tonno o il salmone scottato in crosta) e da un menù che viene rinnovato ogni mese. Davvero ampia la carta dei vini, con una scelta di Brunello di Montalcino adatta a tutte le tasche. Non mancano altre etichette rappresentative di ogni regione d’Italia e sono inoltre disponibili differenti formati di bottiglia (mezza o magnum), alternativi alla bottiglia standard da 750ml.
Ottimo il rapporto qualità-prezzo, quasi inaspettato (vorrei non dirlo!) sia per la zona in cui siamo che per il livello della presentazione dei piatti e la qualità delle materie prime. Il mio consiglio è di non limitarvi a provarlo una sola volta, ma di tornare e dopo aver assaggiato il menù più tradizionale, lasciarvi trasportare verso l’innovazione dei piatti proposti, il tutto ovviamente accompagnato da un ottimo calice di vino!